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Pringles vuole rendere il suo packaging più eco-friendly

Pringles vuole rendere il suo packaging più eco-friendly

Il marchio di patatine, da anni criticato per il suo "tubo" non riciclabile, sta sperimentando una nuova confezione in carta nei supermercati Tesco

Pringles vuole rendere il suo packaging più eco-friendly. Per il marchio di patatine americano è arrivato il momento di cambiare l’iconico “tubo” che ha contribuito a sancire il successo dello snack tra i consumatori di tutto il mondo. Una confezione definita perfino il nemico numero uno del riciclo.

Pingles nuova confezione

I problemi del vecchio "tubo"

Perché? Si tratta di un contenitore complesso composto da pellicola, cartone, metallo e un tappo di plastica. Proprio a causa di questo mix elaborato di materiali, la sua destinazione finale è sempre la discarica. Ma presto potrebbe essere sostituita da un nuovo prototipo che il brand sta sperimentando nei supermercati della catena Tesco nel Regno Unito.

La nuova confezione

Il packaging in fase di test è realizzato al 90 percento in carta più un 10 percento rappresentato dalla plastica (polyal) del rivestimento interno che ha il compito di proteggerle patatine dall’ossigeno e dall’umidità. Sperimentazioni sono in corso anche sul tappo: due versioni sono state associate al nuovo pacchetto, una in plastica riciclabile e una in carta.

Gli sforzi di Pringles

Per l’ideazione del nuovo “tubo” ci sono voluti 12 mesi. Kellogg’s, compagnia che nel 2012 ha rilevato Pringles da Procter & Gamble, assicura che il caratteristico rumore dello stappo resterà uguale. Con il packaging attuale le patatine hanno una vita sullo scaffale di 15 mesi. Ogni giorno tre milioni di confezioni vengono vendute in tutta Europa.

Gli sforzi verso la sostenibilità di Pringles hanno già dato i primi frutti. In dieci anni, è riuscita ad abbattere del 18 percento il consumo dell’acqua e del 16 percento le emissioni di carbonio. Ora Kellogg's punta a produrre entro il 2025 confezioni interamente riutilizzabili, riciclabili o compostabili.

I dubbi sull'azienda

Non mancano, però, le perplessità, specie sul tappo. “Francamente se sceglieranno quello in plastica aumenteranno solo i problemi dell’inquinamento da questo materiale - ha detto a BBC News Simon Ellin, rappresentante della britannica Recycling Association - le persone li abbandoneranno durante i picnic e i tappi troveranno la lora via verso i corsi d’acqua e il mare. Il coperchio in plastica deve sparire”.

Quello del packaging era diventato una specie di incubo per il marchio di patatine e un cattivo esempio in materia di sostenibilità applicata al packaging. “Il tubo delle Pringles è stato per anni il baluardo del cattivo design - ha aggiunto Ellin senza usare mezzi termini -. La nuova versione è un miglioramento e la accogliamo con felicità”.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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