Pesci rossi giganti: negli USA stanno devastando gli ecosistemi
Negli USA sono stati avvistati dei pesci rossi giganti, intenti a scorrazzare per laghi e fiumi di diversi stati. Questi animali, così simili, eppure così diversi, da quelli che siamo abituati a vedere negli acquari di casa, si stanno rivelando una specie minacciosa e invasiva. Gli sforzi per salvare gli ecosistemi si susseguono e gli appelli alla responsabilità non mancano.
Pesci rossi giganti:
I pesci rossi giganti non sono certo la norma. Questi animali, acquistabili per pochi euro, sono originari dell’Asia, ma sono visibili nelle case di tutto il mondo. Abitualmente essi raggiungono a malapena 1 kg di peso e 20 cm di lunghezza ma le cose possono cambiare. Il pesce rosso, infatti, è un animale che si adatta all’ambiente in cui vive e, in spazi più ampi, può arrivare a 2 kg per 1.2 m. Questo avviene soprattutto quando i piccoli animali domestici vengono liberati nelle acque di fiumi e laghi, dove poi crescono indisturbati. Un fenomeno simile si è recentemente verificato a Burnsville in Minnesota dove gli avvistamenti di pesci rossi giganti si stanno susseguendo.
Ecosistemi devastati:
La presenza dei pesci rossi giganti rappresenta una seria minaccia per l’ambiente. Essi appartengono, infatti, alla famiglia delle carpe e, come queste, sono una specie altamente invasiva. Sono in grado di resistere anche in condizioni estreme, persino sotto il ghiaccio, e si riproducono in modo massiccio. Si muovono a una profondità di 20 m a velocità estremamente elevate e, con il loro movimento, sradicano le piante acquatiche che, inevitabilmente, muoiono in massa. Minano così la qualità dell’acqua trasformando specchi limpidi in bacini melmosi. La loro presenza altera, poi, l’equilibrio dei nutrienti e complica, quindi, la sopravvivenza delle specie native.
Liberarsi dei pesci rossi giganti:
Liberarsi dei pesci rossi giganti non si sta rivelando semplice. Nella loro forma domestica questi animali sono ormai ubiquitari. Negli USA, per esempio, sono presenti in tutti gli stati, tranne in Alaska, dove nel 2019 ne è stata eliminata una colonia illegale. I problemi iniziano quando i padroni, stanchi di averli con sé, liberano con noncuranza gli innocui pesciolini. Le autorità di Burnsville hanno dunque invitato a una gestione responsabile degli animali domestici indesiderati. Ripulire un ambiente dai pesci rossi implica, infatti, costi notevoli, nonché tempo ed energia. Ora gli esperti stanno realizzando esche con il mais. L’obiettivo è sfruttare la passione dei pesci rossi per i semi, per catturarli senza danneggiare la fauna locale.
Pensare a pesci rossi giganti potrebbe apparire strano ma è ormai evidente che non si tratta di un’immagine fantasiosa. Ciò che è accaduto negli USA non è, infatti, un fenomeno isolato e anche in Europa e in Italia sono state riportate casistiche simili. L’uomo è riuscito a trasformare uno degli animali apparentemente più innocui del pianeta in una minaccia e ciò dovrebbe far riflettere.
