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Perché viene il raffreddore in estate e come mai succede più spesso?

Perché viene il raffreddore in estate e come mai succede più spesso?

Molti la considerano un’infezione esclusivamente invernale, ma non è così insolito prendersi un raffreddore in estate e di recente i casi sono aumentati

Prendere il raffreddore in estate è una bella noia, soprattutto mentre si è in vacanza. Purtroppo non è così raro e, dopo la fase più calda della pandemia di Covid-19, queste infezioni sono aumentate. Ma se i virus dell’influenza circolano di più in inverno, perché ci ritroviamo con il naso gocciolante anche nei mesi caldi? I fattori verso cui puntano il dito medici e ricercatori sono numerosi e non hanno a che fare solo con le temperature esterne e con le condizioni climatiche in generale

Perché viene il raffreddore in estate
Foto: Andrea Piacquadio @Pexels

Raffreddore in estate, perché ci viene

Innanzitutto, i virus che causano il raffreddore non sono confinati nei soli mesi invernali. Se nella stagione fredda sono protagonisti (in negativo) quello dell’influenza e il virus respiratorio sinciziale, in estate e nella prima parte dell’autunno circolano molto gli enterovirus e la parainfluenza di tipo 3.

Questi ultimi, infatti, si diffondono con più facilità quando il tempo è più caldo e umido. Entrambi causano i tipici sintomi del raffreddore, dal naso gocciolante alla tosse passando per mal di testa, dolori muscolari e debolezza generale. Effetti comuni che possono essere confusi con quelli di un’allergia. Tuttavia, mentre il raffreddore estivo dura al massimo un paio di settimane, l’allergia può andare avanti anche tutta la stagione, ma non causa dolori muscolari e febbre.

Più contagi in viaggio

Un’altra ragione che spiega perché ci viene il raffreddore in estate è la maggiore vita sociale che facciamo durante la bella stagione. In questi mesi viaggiamo di più, frequentiamo più persone e ci mescoliamo con turisti che vengono da diverse parti del mondo, esponendoci a più situazioni “a rischio”. Anche l’utilizzo intenso dell’aria condizionata può contribuire.

La struttura dei virus e il sistema immunitario

Anche le caratteristiche strutturali dei virus che circolano in estate potrebbero spiegare perché ci attaccano il raffreddore con il caldo. La struttura esterna del virus è fondamentale per proteggere il materiale genetico usato per aggredire le cellule umane e diffondere l’infezione. Alcuni virus sono avvolti da un involucro di acidi grassi che li aiuta a non essere eliminati dal sistema immunitario. Questa è la tipologia che prospera di più in inverno.

Tuttavia, si è scoperto che anche alcuni virus “estivi” (come la parainfluenza di tipo 3) sono dotati d'involucro. Questo fatto potrebbe indicare che ci sono altre parti della struttura che favoriscono la loro proliferazione nei mesi caldi. Su questi aspetti però, così come sulla relazione tra temperatura esterna e risposta del sistema immunitario, saranno necessarie ulteriori ricerche.

Come mai il raffreddore in estate viene più spesso

I casi di raffreddore estivo sono aumentati nell’ultimo anno. C’entra qualcosa la pandemia di Covid-19? Non vi sono certezze, ma potrebbe esserci un legame con le regole anti-contagio. L’immunità ai virus che causano il raffreddore dura poco di solito, dunque con l’arrivo di ogni nuova stagione il nostro sistema immunitario deve adattarsi. I lockdown, il distanziamento sociale, le mascherine e le altre norme di comportamento contro il Covid-19 hanno però limitato la nostra esposizione a questi virus e quindi l’adattamento. Di conseguenza, con il ritorno dei viaggi e della vita sociale, ci siamo rivelati più vulnerabili ai virus che circolano in estate ammalandoci di più.

Come ci cura il raffreddore in estate?

La “ricetta” per far passare un raffreddore preso in estate non è diversa da quella indicata per la “versione invernale”: bere molti liquidi, riposare e seguire una dieta salutare. Per evitare invece di prenderne uno e contagiare altre persone, le raccomandazioni sono invece quelle che abbiamo imparato bene con il Covid-19: lavarsi spesso le mani, non toccarsi il viso e starnutire nella piega del gomito o in un fazzoletto.

Fonte: The Conversation

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


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