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Perché l'uomo si è evoluto per bere latte

Perché l'uomo si è evoluto per bere latte

Vi siete mai chiesti perché l’uomo si sia evoluto per bere latte? Non è una cosa comune nel mondo dei mammiferi adulti, eppure alcuni umani hanno sviluppato questa capacità.

Nel corso dei millenni l’uomo si è evoluto per bere latte senza problemi. Per essere più precisi, solo alcune popolazioni, in particolare, hanno sviluppato questa capacità, mentre altre finiscono per perdere la capacità di digerire questa bevanda in età adulta. Per capire l'origine di questa capacità unica bisogna tornare indietro di qualche millennio, quando la coesistenza tra i primi allevatori e i loro animali innescò l’adattamento che oggi ci permette di consumare latte senza problemi.

Quando l’uomo ha iniziato a bere latte

Per capire la radice del rapporto tra uomo e latte bisogna tornare indietro nella storia di diversi millenni. Se i primi membri della specie Homo sapiens sono comparsi circa 300.000 anni fa, è solo negli ultimi 10.000 che si è cominciato a consumare questa bevanda e ancora oggi non tutti gli esseri umani possono farlo senza incorrere in disturbi di varia natura. La chiave di questo problema è uno zucchero molto particolare presente nel latte, il lattosio, diverso per natura dagli zuccheri presenti nella frutta o in altri alimenti.

Quando siamo bambini il nostro organismo produce un enzima, la lattasi, necessario a digerire il lattosio, ma perde la capacità di sintetizzarlo man mano che cresce. Questa caratteristica era comune a tutti i mammiferi, umani compresi, fino a qualche millennio fa, quando qualcosa è cambiato: l’uomo ha imparato ad addomesticare gli animali, sviluppando il concetto di allevamento. Lo stretto contatto con bovini e ovini ha indotto alcuni membri della nostra specie a consumare piccole quantità di latte.

L’evoluzione dell’uomo e l’adattamento al latte

La persistenza della lattasi è un adattamento evolutivo che alcuni dei nostri antenati hanno cominciato a sviluppare, inavvertitamente sviluppando un vantaggio rispetto a loro simili che non poteva bere latte senza incorrere in dolorosi effetti negativi. Questa abilità acquisita è nata probabilmente grazie ad una mutazione genetica casuale su una porzione di DNA che controlla l’attività della lattasi.

Il vantaggio offerto ha fatto il resto: in un periodo in cui non è mai stato facile trovare cibo sufficiente per sopravvivere, chi aveva accesso ad una fonte di nutrienti in più come il latte aveva più probabilità di sopravvivere. Chi sopravviveva più a lungo aveva più possibilità di riprodursi, dando vita a una numerosa popolazione di persone che potevano tranquillamente digerire il lattosio.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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