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Perché il cibo inglese ha una pessima reputazione?

Perché il cibo inglese ha una pessima reputazione?

È risaputo, il cibo inglese non ha una buona reputazione, ma qual è il motivo dietro questa pessima nomea? Potrebbe essere un mix di fattori, che partono dal clima e finiscono con molti luoghi comuni.

Quante volte abbiamo sentito che il cibo inglese non è tra i migliori? In tutta Europa, e, a dirla tutta, anche nel resto del mondo, la cucina britannica non ispira molta fiducia, tanto da diventare spesso preda di battute poco lusinghiere. Ma siete veramente sicuri che non sia niente che valga la pena assaggiare in Inghilterra? E soprattutto, da dove può essere nata questa cattiva nomea per la gastronomia locale?

Clima, ricette e tradizioni

Un primo problema, e in un certo senso il più grave, è quello del clima: nelle isole britanniche è molto difficile far crescere un orto che possa tenere testa all’arcobaleno di colore che il clima mediterraneo regala ai paesi più a sud. Inverni rigidi, relativa mancanza di sole e molta pioggia permettono solo ad una piccola fetta di ortaggi di crescere sani, saporiti e genuini. In più sembra che fino agli anni ‘50 e ‘60 gli inglesi avessero l’abitudine di cucinare a lungo le verdure, perdendo un po’ in consistenza, colori e sapori.

Sempre per colpa del clima è molto difficile coltivare vigneti sull’isola, per cui la cultura del vino in Inghilterra non si è mai sviluppata del tutto. Un discorso simile vale per formaggi e salumi, visto che l’umidità dell’aria può rendere difficile una stagionatura stabile dei diversi alimenti. Quanto detto finora, però, non ha più lo stesso peso che aveva un tempo: la facilità con cui è possibile accedere a cibi da ogni angolo del globo, nuove ondate di scambi culturali e un ritrovato interesse per la gastronomia locale, stanno facendo rinascere la cucina inglese.

Il cibo inglese che vale la pena assaggiare

Abbiamo parlato dei motivi per cui il cibo inglese non ha una buona reputazione, ma ci sono molti piatti che non andrebbero sottovalutati. Una menzione in questo caso la merita l’umile riso, che in Inghilterra viene cotto alla perfezione: nell’isola si sviluppata una profonda conoscenza di questo cereale, grazie soprattutto al potere commerciale che l’Inghilterra ha avuto nel suo periodo imperiale.

Lo stesso si può dire del Tikka-Masalla un piatto da tutti considerato indiano ma che, in realtà, potrebbe avere origini inglesi, in particolare nella città di Glasgow. Storia simile per il chutney, salsa famosa in India ma che risulta molto diffusa anche in Inghilterra. Tra il cibo inglese da assaggiare, in ogni caso, non possono mancare piatti come il filetto alla Wellington, reso ancora più famoso da Gordon Ramsay.

C’è anche il fish and chips, piatto povero per eccellenza molto apprezzato per la sua semplicità e il prezzo contenuto, a cui si aggiungono i fagioli cotti che accompagnano molto spesso le ricche colazioni salate tanto tipiche degli inglesi. Insomma, pensare che il cibo inglese abbia ancora una pessima reputazione potrebbe essere troppo semplice.


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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