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Perché l'Africa sta costruendo La Grande Muraglia Verde

Perché l'Africa sta costruendo La Grande Muraglia Verde

L’Africa sta costruendo La Grande Muraglia Verde, un’opera titanica che diventerà la struttura vivente più grande del mondo.

Non tutti i muri sono fatti per dividere, alcuni uniscono e proteggono. Questo è ciò che sta succedendo in Africa con la costruzione de La Grande Muraglia Verde (The Great Green Wall). Un’opera colossale che, attraversando l’intero continente, avrà un compito chiaro: bloccare l’avanzata del deserto.

La Grande Muraglia Verde per fermare il deserto

I continui e ripetuti periodi di siccità hanno spogliato la regione del Sahel, al confine meridionale del deserto del Sahara della vegetazione e dalle praterie della savana che vi regnavano un tempo. Un cambiamento che rischia di velocizzare in maniera allarmante la desertificazione della zona con conseguenze catastrofiche per le popolazioni locali e per gli ecosistemi. Da qui l’idea de La Grande Muraglia Verde.

Un accordo preso nel 2007 da 11 stati africani della zona che hanno deciso di riunire le forze per la creazione di un’opera mastodontica, coinvolgendo le popolazioni locali dagli anziani ai bambini. La Grande Muraglia Verde abbraccerà il continente dall’Oceano Atlantico al Mar Rosso, contenendo l’avanzata del deserto. Il punto, infatti, è proprio quello di piantare alberi resistenti alle condizioni estreme, come l’acacia, giardini e alberi da frutta in tutta l’estesa area. Il progetto mira anche a creare le condizioni per sfamare le popolazioni in difficoltà della zona, creare nuove opportunità di lavoro specialmente per le donne, garantire una maggiore sicurezza idrica e fare da volano anche per la creazione di nuove infrastrutture per l'approvvigionamento energetico.

L’obiettivo è quello di riportare l’area allo stato del passato o addirittura renderla ancora più verde. Una volta completata, La Grande Muraglia Verde, sarà la struttura vivente più estesa del mondo, addirittura più della Grande Barriera Corallina. Un progetto che è il trionfo della collaborazione e dell’intesa degli uomini verso uno scopo comune, un lascito prezioso per il continente africano e le generazioni a venire.


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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