Il pane di castagne tra storia e folclore
Per secoli è stata l’alternativa per i più poveri al costoso pane di frumento, oggi invece diventa una leccornia difficile da scovare, soprattutto di qualità. Scopriamone assieme qualche curiosità.
Il pane di castagne è sempre stato, fin dai lontani tempi antichi, l’alternativa economica al suo raffinato parente fatto con il frumento. Perfino durante i tempi di carestia le castagne selvatiche trovate nei boschi potevano rappresentare la differenza tra un’altra giornata di stenti o uno stomaco almeno un po’ placato.
Ultima speranza per i più poveri
Alla base del pane di castagne c’è ovviamente la farina fatta con questi particolari frutti, un prodotto assolutamente flessibile con il quale potevano essere preparati moltissimi impasti. I più semplici erano i così detti ciacci, un basilare impasto di acqua e farina di castagne cotto tra due piastre di ferro rovente, qualcosa che ricorda molto da vicino i testaroli o il panigaccio di cui abbiamo già raccontato.
Subito dopo troviamo il pane, tanto facile nella preparazione. Alcune versioni particolarmente rinomate di questa preparazione si possono trovare in Toscana ma anche – sorprendentemente – in Calabria: i cosiddetti pani ‘i castagne, sono un tipico alimento per i contadini calabresi, che lo hanno sempre considerato parte della loro tradizione. Le comunità dove veniva preparato erano solite rimanere spesso isolate e trovavano nella castagna la salvezza da possibili carestie.
Il problema è che la castagna è appunto un frutto, non un cereale, e quindi gli zuccheri che contiene sono tendenzialmente molto più semplici rispetto quelli che si troverebbero nelle cariossidi – semi – del frumento. Questo vuol dire niente glutine, quindi una lievitazione molto più complessa da gestire. Il risultato poi è molto più dolce del normale pane bianco a cui siamo abituati, motivo per cui è molto apprezzato con i salumi toscani. Oggi in ogni caso per gustarne i diversi tipi basta perdersi in qualche fiera di paese, è facile trovare qualche artigiano ancora appassionato di questa particolare pagnotta.
Fonti: wikipedia.org – cibo360.it; Fotografie del pane di castagne di Consuelo Tognetti
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