inNaturale
Home
>
Food
>
Pane carasau: cos’è e come si prepara

Pane carasau: cos’è e come si prepara

Il pane carasau è una pietanza protagonista della tradizione sarda, preparata con ingredienti semplici, ma dotata di una grande versatilità.

Il pane carasau è ormai famoso in tutta la penisola, ma rimane un piatto tipico della Sardegna e della tradizione dell’isola. L’alimento, caratterizzato da una croccantezza unica, si prepara semplicemente con un impasto a base di farina, acqua, lievito e sale, e a conferirgli la particolare consistenza è la doppia cottura. Vietato, poi, confonderlo con il pane guttiau e semplicità resta sinonimo di versatilità.

pane carasau
@envatoelements

Pane Carasau: qual è la sua storia

Il pane carasau è un pane dalla consistenza particolare, che si presenta sotto forma di sfoglie sottili, croccanti e biscottate. Si tratta, di solito, di dischi di diametro compreso tra 15 e 40 cm. L’alimento è legato alla tradizione sarda da tempo e, secondo alcune ricostruzioni, le sue radici sarebbero da far risalire all’Età del Bronzo.

Il pane, senza mollica, è diventato, poi, parte immancabile nei pasti dei pastori dell’isola. Questi, durante la transumanza, sfruttavano la croccantezza e la facile conservabilità delle sfoglie, che venivano usate come piatti e venivano, quindi, mangiate insieme agli altri ingredienti. Il termine deriva dal verbo sardo carasare, che significa tostare. Una volta imbustate le sfoglie si conservano fino a 180 giorni. Un tempo preparare il pane carasau era un rito e le donne si radunavano nelle case all’alba, condendo ogni passaggio con pettegolezzi e preghiere.

Pane carasau: ricetta e preparazione originale

  1. Si inizia impastando la farina di grano duro con l’acqua tiepida in cui è stato prima sciolto il lievito. Questa va aggiunta man mano al composto, che va lavorato energicamente con le mani e con il mattarello, finché non si ottiene una sfoglia elastica.
  2. Si procede, quindi, a stendere la sfoglia e a ricavarne dei dischi Questi vanno sovrapposti, avendo cura di separarli con dei panni di cotone o di lino, e lasciati riposare per alcune ore.
  3. Arriva, allora, il momento della prima infornata, che va interrotta quando le sfoglie si gonfiano.
  4. Il pane va, quindi, sfornato e si procede alla delicata operazione di dividere le singole sfoglie lievitate in due dischi. L’azione va effettuata velocemente, per evitare che il composto si afflosci.
  5. Si conclude, a questo punto, con la seconda cottura, che lascia il pane abbrustolito e croccante.

Come si mangia il pane carasau

Dal pane carasau possono nascere varie ricette. Esso può fare da accompagnamento ai pasti, come sostitutivo di pane classico e grissini. L’alimento fornisce energia e 100 g di prodotto aggiungono alla nostra dieta 350 kcal. Lo si può, poi, utilizzare per dare vita a delle lasagnette fredde, alternando gli strati di sfoglia a quelli di pomodorini marinati in olio e basilico. Non sono da escludere nemmeno le rivisitazioni delle lasagne calde, da condire con pecorino sardo e ragù.

Prendere in prestito l’idea di usare il pane carasau come base commestibile per “appoggiarvi” salumi e formaggi dalla tradizione rimane, inoltre, considerabile. Spezzettate le sfoglie possono persino donare croccantezza all’insalata o fare da crostini. Caramellandole, infine, riescono anche a diventare protagoniste di gustosi dolci.

Il pane carasau è un alimento unico e con il tempo la ricetta per prepararlo ha subito delle rivisitazioni. Più recente è, allora, l’origine del pane guttiau, il cui nome potrebbe essere tradotto come pane gocciolato. Questo si ottiene condendo le sfoglie con l’olio d’oliva dopo la prima cottura e cospargendole di sale prima di imbustarle.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte