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Pandemie e cambiamento climatico sono collegati?

Pandemie e cambiamento climatico sono collegati?

Il rapporto tra pandemie e cambiamento climatico, secondo gli esperti, c'è e potrebbe diventare ancora più problematico col passare del tempo.

Tra pandemie e cambiamento climatico, secondo gli esperti, c’è un forte legame, un rapporto che andrà a diventare più interconnesso con il passare degli anni, salvo drastiche decisioni prese a livello globale. Quello che stiamo vivendo oggi con il Coronavirus non è per niente inaspettato: documenti come il The Global Risks Report evidenziavano la possibilità che influenza e altre malattie potessero provocare crisi a livello globale già da tempo, e l’Harvard Global Health Institute ha evidenziato come il numero di paesi che hanno subito un’epidemia aumenta dal 2010.

Qual è il collegamento tra pandemie e cambiamento climatico?

Per capire il rapporto tra pandemie e cambiamento climatico è utile partire da un presupposto: entrambi questi pericoli hanno radici negli stessi fattori, come l’aumento vertiginoso della popolazione. Più persone significa un maggior impatto sull’ambiente, e allo stesso tempo una maggior velocità di diffusione per alcuni patogeni. Allo stesso tempo fenomeni come quello dell’urbanizzazione sottraggono terreno naturale in favore della cementificazione, di fatto abbattendo la biodiversità e diminuendo le barriere che potrebbero eventualmente rallentare un’epidemia.

Se si osserva il grafico qui sopra, tratto dal The Global Risks Report 2020, si può vedere come i rischi globali siano tutti estremamente interconnessi: se fallissero i nostri piani per contenere gli effetti del cambiamento climatico, per esempio, potrebbero aumentare gli eventi climatici estremi, che possono influenzare direttamente la dinamiche delle epidemia. Un esempio è l’uragano El Niño, che ha permesso al virus Zika di diffondersi dal Brasile nel resto del Sud America. Per malattie in cui le zanzare fanno da vettore l’aumento delle temperature globali, a pieno titolo un effetto del cambiamento climatico, rischia di peggiorare di molto lo scenario.

A questo già problematico rapporto tra pandemie e cambiamento climatico si aggiungono anche i flussi migratori generati da crisi ambientali su larga scala. I cosiddetti profughi ambientali si stanno già dimostrando un problema e potrebbe essere ancora peggio nel contesto di una epidemia globale, in cui lo spostamento di un numero elevato di persone può vanificare ogni tentativo di contenimento. Per tutte queste ragioni è necessario che i governi di tutto il mondo mettano in atto misure oltremodo concrete, per ridurre i rischi che malattie e clima estremo potrebbero esercitare sull’umanità.


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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