La mindfulness in natura amplifica gli effetti positivi della pratica, ma è bene esercitare alcune accortezze per massimizzarne i benefici.
La pratica della mindfulness è ormai ampiamente riconosciuta per i suoi benefici sul benessere mentale e fisico. Una variante sempre più popolare di questa tecnica è la mindfulness in natura, che unisce i benefici della meditazione con l'esperienza immersiva all'aperto. Tuttavia, come ogni pratica, presenta vantaggi e sfide da considerare.
Benefici per il benessere individuale ed ambientale
La mindfulness in natura crea un effetto sinergico tra i benefici del contatto con la natura e gli effetti positivi della mindfulness. Infatti, praticando mindfulness in natura si amplificano i vantaggi derivanti da entrambe le pratiche. L'immersione nella natura riduce lo stress e aumenta lo stato di rilassamento psicofisico; la mindfulness ci aiuta a rimanere ancorati al presente, con uno spirito di consapevolezza e curiosità, evitandoci di passare le giornate in maniera distratta, agendo con il “pilota automatico”.
Il campo delle ricerche sui benefici della mindfulness in natura è in crescita, e ad oggi diversi studi dimostrano che la mindfulness praticata a contatto con la natura porta ad un miglioramento dei benefici sulla salute psicofisica, a un senso più profondo di legame con la natura, e a una frequenza maggiore di comportamenti pro-ambientali.
Miglioramento delle competenze “mindful” in natura
L'ambiente naturale offre uno scenario ideale per praticare la mindfulness. Secondo la Teoria del Ripristino dell'Attenzione degli studiosi Kaplan e Kaplan, la natura ci offre la possibilità di allontanarsi dalla routine quotidiana e godere del senso di "fascinazione leggera" che si prova con stimoli naturali quali il fruscio del vento, il canto degli uccelli, o lo scorrere dell’acqua in un torrente.
Queste caratteristiche favoriscono alcune dimensioni fondamentali per chi pratica mindfulness, in particolare la capacità di distaccarsi dagli stress quotidiani e prestare attenzione a ciò che accade nel momento presente.
Potenziali svantaggi per chi pratica mindfulness in natura
Alcuni studi condotti all’Università di Uppsala, Svezia dal team del Dott. Lymeus hanno evidenziato i potenziali svantaggi di praticare mindfulness in natura.
Spesso il training in mindfulness prevede esercizi di focalizzazione dell’attenzione su uno stimolo specifico. Se questi esercizi vengono praticati in natura però bisogna prestare attenzione, soprattutto per chi si è da poco affacciato alla mindfulness. Il rischio è che la varietà di stimoli visivi e sonori dei contesti naturali potrebbe creare distrazioni che renderebbero la pratica della concentrazione troppo difficile. Questo perché per i “novizi” poco allenati, focalizzare l’attenzione richiede un grande dispendio di risorse cognitive che andrebbero esaurite velocemente, rendendo la pratica frustrante e poco efficace.
Pertanto, per coloro che si avvicinano per la prima volta alla mindfulness, l'approccio di "consapevolezza aperta" potrebbe essere più adatto per la pratica in natura. Questo stile incoraggia a cogliere tutto ciò che accade intorno a noi con apertura e curiosità, senza la necessità di focalizzarsi su un'unico stimolo. Attraverso l’effetto della “fascinazione leggera” siamo facilitati nell’attenzione spontanea che ci permette di apprendere la pratica, esercitare lo stato di consapevolezza, e aprire la porta a una connessione più profonda con l'ambiente.
Considerazioni pratiche per la mindfulness in natura
Prima di immergersi nella pratica di mindfulness in natura, è fondamentale prendere in considerazione alcuni aspetti pratici. Il luogo scelto per la pratica deve fornire un alto grado di sicurezza e l’assenza di grandi distrazioni o sovra-stimolazioni. E’ inoltre importante considerare le condizioni metereologiche per valutare l’esposizione agli elementi (es: sole, pioggia, vento, etc.) in modo da scegliere l’orario, l’abbigliamento e il tempo di permanenza più adeguati.
Con alcune accortezze i vantaggi della mindfulness in natura sono a portata di tutti. Anche se risulta difficile immergersi in pieno nella natura, si può provare a praticare la mindfulness in un parco urbano, ascoltando suoni della natura in cuffia, visualizzandosi nel luogo naturale preferito o semplicemente guardando un’immagine di un paesaggio naturale. Infatti, le ricerche ci dicono che anche “richiamare” la natura in modo virtuale mentre si pratica la mindfulness apporta grandi benefici per il nostro benessere psicofisico.