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Microplastiche: le bustine del tè sono un rischio per la salute?

Microplastiche: le bustine del tè sono un rischio per la salute?

Le bustine del tè in plastica potrebbero essere un rischio per la salute per via del rilascio di microplastiche nell’infuso. Secondo una ricerca canadese.

Alcune bustine del tè rilascerebbero microplastiche producendo così un probabile rischio per la salute. Una recente ricerca della McGill University in Canada ha analizzato gli effetti di diverse bustine del tè in plastica con risultati poco incoraggianti. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Environmental Science & Technology della American Chemical Society.

Microplastiche rilasciate dalla bustine in nylon

I ricercatori canadesi hanno voluto indagare gli effetti dell’utilizzo delle bustine del tè in plastica e in particolare il rischio legato al rilascio di microplastiche. Le microplastiche sono minuscole particelle di plastica di dimensione spesso invisibile a occhio nudo e i cui effetti sulla salute umana e di quelli di altri organismi viventi sono ancora sconosciuti.

Durante gli esperimenti i ricercatori canadesi hanno scoperto come le bustine del tè in plastica, riscaldate ad una temperatura di 95°C rilasciavano fino a 11,6 miliardi di particelle di microplastica e fino a 3,1 miliardi di particelle di nanoplastica, particelle ancora più minuscole delle microplastiche con dimensioni di soli pochi nanometri. Particelle di queste dimensioni sono talmente piccole che potenzialmente potrebbero penetrare nella parete delle cellule con conseguenze imprevedibili. Si tratterebbe di livelli centinaia di migliaia di volte più alti di quelli rilevati per altri alimenti.

Gli effetti incerti delle microplastiche sull’uomo

Per cercare di capire meglio gli effetti di questo inquinamento, alcune pulci d’acqua (Daphnia Magna), organismi utilizzati spesso come modelli sugli studi ambientali, sono stati esposti all’acqua contaminata. Secondo i ricercatori il loro comportamento è diventato «erratico» e la microplastica avrebbe influito in modo preoccupante sulla composizione del loro esoscheletro.

Secondo le stime del World Wide Fund for Nature, ogni persona ingerisce in media fino a 5 grammi di plastica ogni settimana. L’equivalente in peso di una carta di credito. Ogni anno, finiamo per ingerire mediamente qualcosa come 260 grammi di plastica. Secondo i ricercatori canadesi della McGill sarebbero stime conservative visto che solo pochissimi alimenti sono fino ad ora stati analizzati per la presenza di microplastiche. Il problema, come evidenziato dalle bustine de tè in plastica, potrebbe essere molto più esteso di quanto fino ad ora teorizzato.


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