Microplastica: ora tracce anche nella carne, nel latte e nel sangue degli animali

Fino al 75% della carne e del latte e il 100% del sangue di animali testato dai ricercatori olandesi dell’Università Vrije di Amsterdam (VUA) sarebbe contaminato da microplastica. Contaminati sarebbero risultati anche i mangimi dati agli animali. È quanto emerge da una recente indagine commissionata dalla fondazione Plastic Soup proprio per verificare lo stato dell’inquinamento da plastica nella catena alimentare.

Microplastica nella carne, latte e sangue animale
I ricercatori della VUA avevano individuato per la prima volta tracce di microplastica nel sangue umano già lo scorso marzo. Con lo stesso metodo hanno analizzato diversi prodotti animali olandesi individuando la presenza di microplastica non solo nel sangue di bovini e maiali, ma anche nella carne e nel latte destinate ai supermercati.
Su 12 campioni di sangue bovino e 12 di sangue di maiale, il 100% ha dato esito positivo alla presenza di microplastica comprese tracce di polietilene e polistirene. Contaminati anche 18 dei 25 campioni di latte analizzati e provenienti sia da cisterne in fattoria che da cartoni sugli scaffali che da latte appena munto. La microplastica è risultata presente anche in 7 degli 8 campioni di carne di manzo e in 5 degli 8 campioni di carne di maiale.
Ancora sconosciute le implicazioni per la salute
Restano sconosciute al momento le cause della contaminazione Tracce di microplastica sono state rinvenute anche nei mangimi destinati agli animali, generalmente confezionati con rivestimenti plastici, ma la presenza di plastica nel sangue non esclude che l’inquinamento possa arrivare (anche) dal suolo, dall’acqua o persino dall’aria. È risaputo infatti che frammenti plastici possono viaggiare per migliaia di chilometri fino a raggiungere anche le aree più remote dell’Antartide.
Secondo il rapporto, rimangono incerte le ripercussioni del ritrovamento di microplastica in latte e carne sulla salute dell’uomo. Test in laboratorio hanno mostrato come le microplastiche sono in grado di danneggiare le cellule umane, ma su come la loro presenza influisca sul funzionamento del nostro organismo nel suo complesso ancora non esistono dati scientifici sufficienti.
