Melograno: tutti i benefici del frutto

Il melograno, o melagrana, è frutto originario del Medio Oriente, conosciuto e coltivato sin dall’antichità. Anche protagonista di diversi miti e leggende, è da sempre simbolo di fertilità e abbondanza. I numerosi semi contenuti nel frutto hanno un significato molto simile a quello delle lenticchie e proprio come le lenticchie anche il melograno si mangia alla fine dell’anno per augurare benessere, fortuna e abbondanza. E ad abbondare sono anche le proprietà nutrizionali e i benefici del melograno. I succosi chicchi rosso vivi, detti arilli, sono un concentrato di proprietà e sostanze benefiche per l’organismo umano e non a caso questo è conosciuto anche come “frutto della salute”.

Tutti i benefici del melograno
Il melograno è costituito per l’80% del suo peso da acqua. Ha un buon contenuto di fibre, pochi grassi e poche proteine. È, invece, ricco di vitamina C, K e alcune vitamine del gruppo B. Ha un ottimo contenuto di antiossidanti (tra i più importanti contenuti l’acido ellagico e le punicalagine) e importanti Sali minerali come potassio, calcio, magnesio e ferro. La sua composizione fa sì che al melagrano si attribuiscano proprietà benefiche.
A cosa fa bene il melograno
- Benefici per il sistema cardiovascolare. I polifenoli contenuti hanno un effetto antiossidante e antinfiammatorio. Il succo del melagrana, in particolare, aiuta a ridurre la pressione arteriosa, riduce il colesterolo “cattivo” e aumenta i livelli di quello detto “buono”.
- Aiuta a prevenire influenze e malattie da raffreddamento. L’abbondanza di vitamina C contribuisce a sostenere e stimolare il sistema immunitario.
- Utile in caso di anemia e carenze di ferro.
- Benefici per il sistema nervoso.
Chi non può mangiare melagrane: le controindicazioni
Nonostante le proprietà benefiche del melagrano, al solito, vale la regola di non eccedere nel consumo del frutto. Una dose eccessiva può provocare intossicazioni o disturbi intestinali.
Il consumo di melagrana in concomitanza con l’assunzione di farmaci anticoagulanti, inoltre, è da valutare con l’ausilio del proprio medico, poiché non si possono escludere a priori interferenze e interazioni. Non sono note controindicazioni in caso di diabete.
