Letargo, come fanno gli animali a sapere quando si devono svegliare?

La primavera è la stagione della rinascita. A partire da fine marzo e poi nel mese di aprile il sole si fa a mano più caldo e la natura riprende vita. Scopriamo come avviene il letargo e come fanno gli animali a capire quando è ora di uscire dalla tana.

Un termostato interno
Pare che il meccanismo che mette in atto il risveglio dal lungo letargo invernale negli animali sia una sorta termostato interno, un orologio biologico che regola le funzioni vitali. Gli animali, quindi, ricevono stimoli esterni ed interni che fanno capire loro quando è ora di tornare attivi. Il profumo dei fiori nei prati e sugli alberi, le giornate più tiepide e alcune reazioni ormonali fanno in modo che l’animale percepisca il cambio di stagione, accelerando il respiro e il battito cardiaco.
Letargo: come avviene il risveglio degli animali
Con l’allungarsi delle giornate e l’aumento delle temperature esterne, quindi, l’orologio biologico interno si rimette in moto e dà il comando all’animale di uscire dal letargo e affrontare la nuova stagione. In realtà, il risveglio dal letargo non avviene velocemente ma gli animali ci impiegano da una a sei ore per risvegliarsi completamente. Normalmente questo processo avviene in due fasi:
- Termogenesi chimica: alcune tra le zone più importanti del corpo dell’animale, come la testa, il cuore, il cervello e la colonna vertebrale iniziano a riscaldarsi bruciandole riserve di grasso accumulate prima dell’inverno.
- Termogenesi da brivido: Nella seconda fase il corpo dell’animale percepisce dei brividi, generati da degli ormoni che provocano contrazioni muscolari involontarie che fanno alzare la temperatura corporea.
Cosa succede una volta che gli animali escono dal letargo?
Una volta messo il muso fuori dalla tana, gli animali che hanno trascorso i lunghi mesi invernali dormendo hanno bisogno di una fase intermedia, nella quale poco a poco si riprendono e rimettono in funzione il metabolismo. Usciti da letargo, alcuni animali riprendono lentamente a mangiare e bere, aumentando le quantità poco per volta. Una volta recuperate le forze e la vitalità, ha inizio la stagione degli amori, a rinforzare il concetto di primavera come stagione di rinascita.
Risvegli precoci a causa del clima
Purtroppo neanche quando sono in letargo gli animali selvatici sono al sicuro dall’uomo e dalle sue scellerate azioni. Capita, infatti, purtroppo, che il surriscaldamento del clima causato dalle attività umane di varia natura provochi dei risvegli anticipati a causa di temperature elevate fuori stagione. Anche se in letargo, gli animali percepiscono le temperature più alte e si svegliano, uscendo dalla tana alla ricerca di cibo. Essendo la stagione ancora indietro, non trovano cibo o non ne trovano a sufficienza . Gli squilibri provocati nell’ecosistema dalla presenza dell’uomo sono alla base del risveglio anticipato di alcuni pipistrelli. Infastiditi da un fungo diffuso dall’uomo che provoca in loro la White Nose Disease, una malattia che li colpisce al naso, i pipistrelli si svegliano prima del tempo e muoiono dopo pochi giorni perché non trovano cibo.
