Le giraffe Masai sono a rischio di estinzione
Le giraffe sono tra gli animali più iconici che vivono nella savana e nelle aree boschive del continente africano. Purtroppo, però, questi incredibili mammiferi dal lungo collo rischiano di scomparire. In particolare, le giraffe Masai sono minacciate di estinzione a causa dell’isolamento genetico, in parte provocato da elementi naturali e in parte dall’uomo.
Giraffe Masai in pericolo di estinzione
Le giraffe Masai stanno rischiando di scomparire dalla faccia della Terra a causa di una serie di concause. Tra gli elementi che minacciano l’esistenza di questo animale figura soprattutto la caccia illegale, la frammentazione dell’habitat da parte dell’uomo e l’isolamento genetico. Quest’ultimo in particolare sta incidendo sulla velocità di estinzione della specie.
Gli effetti dell’isolamento genetico sono stati pubblicati nello studio “Genetic evidence of population subdivision among Masai giraffes separated by the Great Rift Valley in Tanzania”. Inoltre, secondo l’International Union for Conservation of Nature (IUCN) il numero delle giraffe Masai è diminuito drasticamente di circa il 50%. Secondo l’ente internazionale volto alla conservazione delle specie viventi presenti sul nostro pianeta, in natura resistono solo circa 35mila esemplari di giraffa.
Il ruolo della Great Rift Valley
Lo studio sull’isolamento genetico e sul rischio di estinzione delle giraffe Masai è stato pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution. La ricerca svolta dagli scienziati della Pennsylvania Statue University mostra come le ripide scarpate della Great Rift Valley abbiano separato geograficamente per migliaia e migliaia di anni le giraffe Masai dagli esemplari appartenenti ad altre specie di giraffa.
Ciò limita anche l’incrocio con altri esemplari di giraffa. Ciò ha fatto sì che si creasse un’elevata possibilità di consanguineità tra gli esemplari ad est e ad ovest della Rift Valley, provocando così anche una diminuzione della diversità genetica e della salute della popolazione stessa.
Una sola o quattro specie?
Da tempo è aperto un animato dibattito sul numero di specie di giraffa esistenti sulla Terra. In passato, l’ipotesi più affermata era quella che esistesse una sola specie suddivisa in almeno sette sottospecie, tra cui la giraffa Masai. Tuttavia, negli ultimi anni, un team di ricercatori ha sequenziato e analizzato il DNA di cinquanta esemplari diversi ed ha elaborato l’ipotesi dell’esistenza di quattro specie.
La giraffa Masai (Giraffa tippelskirchi) rientra le quattro specie distinte. Invece, le altre sono: la giraffa settentrionale (G. camelopardalis), diffusa soprattutto nel Nord Africa; la giraffa reticolata o somala (G. reticulata), presente in Somalia, Kenya ed Etiopia; e la giraffa meridionale (G. giraffa), ampiamente diffusa nelle regioni meridionali dell’Africa.
I benefici della diversità
La diversità è un bene per la natura. Infatti, le diversità genetiche permettono alle specie di non accumulare mutazioni negative che con il passare del tempo possono limitare le possibilità di salute e sopravvivenza della specie stessa. Per questo motivo, è importante non frammentare gli habitat degli animali e limitare l’isolamento riproduttivo.
