Le cipolle delle Bermuda: che fine hanno fatto?

Ogni regione geografica del mondo ha le sue specialità alimentari, come nel caso delle cipolle delle Bermuda. La diversità di ortaggi, verdure, radici e frutti è strettamente legata al concetto di biodiversità e al tipo di clima ed ambiente che si trova in uno specifico habitat. Viene da sé che anche queste specialità alimentari devono essere tutelate dai cambiamenti a cui va incontro l’ambiente e allo sviluppo del mercato internazionale.

La fama delle cipolle delle Bermuda
L’isola di Bermuda è un piccolo “fazzoletto” di terra se paragonato con la vastità dell’Oceano Atlantico. Eppure, questo territorio – un tempo britannico – aveva costruito una notevole reputazione per quanto riguarda l’esportazione delle cipolle.
Le cipolle che crescevano nel clima semi tropicale dell’isola divennero così famose da attirare l’attenzione di letterati. Ad esempio, Mark Twain, quando visitò l’isola, scrisse che “la cipolla è l’orgoglio e la gioia delle Bermuda”. Tuttavia, verso la metà del Novecento, questo prodotto locale iniziò a subire un declino all’estero fino a rischiare di finire nell’oblio.
Un alimento contro lo scorbuto
Le cipolle erano un alimento essenziale per i marinai dell’Ottocento. Infatti, anche se contengono piccole quantità di vitamina C, potevano essere ben conservate nei lunghi viaggi oceanici. Un vantaggio non trascurabile per chi doveva solcare le onde per settimane e settimane senza avere la possibilità di avere nuova frutta e verdura fresca a bordo.
Per questo motivo, le cipolle si guadagnarono la fama di essere un valido strumento per prevenire lo scorbuto. Questa era una malattia che facilmente colpiva i marinai che non potevano avere acqua ed alimenti freschi. La caratteristica delle cipolle delle Bermuda è quella che erano abbastanza dolci da essere mangiate crude, facendo risparmiare agli equipaggi tempo, acqua e ingredienti per cucinarle.

Il declino del commercio
A partire dal 1920, il Texas aveva messo in piedi un commercio di cipolle dolci da competere con il commercio delle Bermuda. L’esportazione dall’isola subì un drastico declino, di certo non aiutato anche dalle operazioni di marketing della concorrenza.
Ad esempio, sempre in Texas, una città venne appositamente chiamata “Bermuda”. Infine, con il passare dei decenni, le cipolle dolci nate dall’incrocio con altre varietà sostituirono definitivamente le cipolle delle Bermuda sugli scafali dei negozi alimentari.
Sembra concludersi così la storia delle cipolle delle Bermuda. Queste ultime però non sono solo argomento di storia e curiosità legate all’isola, ma rappresentano ancora un importante prodotto per gli agricoltori locali. Infatti, sull’isola si coltiva ancora questa varietà a cui sono dedicati musei e festival.
