inNaturale
Home
>
La seconda vita del vino: cosa si fa con gli scarti della produzione vinicola?

La seconda vita del vino: cosa si fa con gli scarti della produzione vinicola?

Gli scarti del vino possono essere riutilizzati ed avere una seconda vita, non solo nella filiera alimentare

Del vino non si butta mai niente. Gli scarti della produzione vinicola, infatti, hanno spesso una seconda vita. E diventano protagonisti in nuovi prodotti, non necessariamente legati alla filiera alimentare. Vediamo quali.

scarti del vino
foto: congerdesign@pixabay

Gli scarti del vino: vinacce, fecce e raspe

Tra gli scarti del vino più “nobili”, soprattutto se consideriamo il suo impiego, può essere inserita la vinaccia. Questa non è altro che la buccia del chicco svuotata della sua polpa.

Dopo la fermentazione dei vini rossi, la vinaccia viene recuperata e diventa protagonista per la distillazione della grappa. Ma ha anche altri utilizzi. Ad esempio può essere impiegata per la conservazione di formaggi o altri alimenti. O può, in agricoltura, può essere scelta come ammendante, cioè per migliorare la struttura del terreno.

Anche gli altri scarti come raspi e fecce possono avere un utilizzo analogo. Dalle fecce, impiegate anche esse per la distillazione, può essere ricavato l’acido tartatarico che è un importante correttore di acidità, non solo nel vino. Viene infatti utilizzato nell’industria alimentare per trattare alimenti, bevande ed integratori.

Coloranti naturali e carta

Dalle bucce del vino si possono ottenere anche coloranti naturali. Il colore dei vini, infatti, è determinato da sostanze presenti soprattutto nella buccia degli acini che appartengono alle famiglie dei flavoni e degli antociani. Dalle bucce, ad esempio si ottiene però anche l’enocianina che è il colorante naturale dell’uva rossa.

Non solo coloranti e distillazione. Con gli scarti si possono produrre anche cosmetici e carta. Le bucce per la precisione possono essiccate e micronizzate per diventare materia prima per realizzare cataloghi, etichette, immagini coordinate, inviti e notebook.

Una soluzione ecologica proprio perché risparmia l’impiego di materiale vergine. Spesso questa carta può essere un virtuoso esempio di economia circolare, diventando il packaging dei prodotti dell’azienda vinicola stessa.

Energia

Gli sfalci e i residui da potatura, invece, possono essere impiegati in campo energetico attraverso la creazione di biomasse. Queste forniscono energia ai processi della cantina, determinando l'abbattimento dei costi.

Dalle potature, poi, si può ottenere pure biochar, un carbone vegetale ricavato dalla pirolisi (prodotta in modo sostenibile in condizioni controllate e con tecnologia pulita) di diversi tipi di biomassa vegetale.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte