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La Micro Turbina Eolica portatile fa impazzire gli amanti del trekking

La Micro Turbina Eolica portatile fa impazzire gli amanti del trekking

La Micro Turbina Eolica portatile è un prototipo sviluppato da Nils Ferber dal peso di poco inferiore al chilogrammo. Una soluzione green per ricaricare smartphone o piccoli dispositivi elettronici anche nei luoghi più sperduti.

La direzione che conduce all’adozione di grandi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è già stata intrapresa da anni, più recente è invece la domanda per dispositivi personali di dimensioni più contenute. La Micro Turbina Eolica di Ferber vorrebbe rispondere proprio a questo tipo di necessità, offrendo una soluzione facilmente trasportabile perfetta per i luoghi più sperduti o per il giardino dietro casa.

Imbrigliare il vento per ricaricare lo smartphone

Pesa poco meno di un chilogrammo e si piega come un ombrello, la Micro Turbina Eolica di Ferber si avvale di un palo telescopico in fibra di carbonio che è possibile piantare su ogni terreno. A completare la turbina delle piccole vele di tessuto collegate al palo e un set di batterie con una capacità di 24 wattora. La turbina è in grado di generare 5 watt in uscita con un vento costante alla velocità di 18 km/h che soffia in ogni direzione.

Ferber ha testato personalmente le potenzialità della sua creazione sottoponendola alla violenza del vento sulle alpi svizzere senza riscontrare alcun problema. L’invenzione è stata pensata per amanti del trekking, esploratori, filmaker, climber, scienziati e soccorritori. Risulterà perfetta per le giornate nuvolose e, perchè no, per la notte, dove i dispositivi portatili a pannelli solari risulterebbero inefficaci o per i casi in cui non vi sia la possibilità di accendere un falò per l’utilizzo di quelli termici.

Nonostante l’idea alla base della Micro Turbina Eolica sia di fornire uno strumento leggero e facilmente trasportabile per le necessità energetiche personali, non è da escludere una scalabilità futura del suo utilizzo, con una messa in serie dei dispositivi per una produzione elettrica più consistente. Il progetto attualmente è ancora in una fase embrionale di ricerca fondi, dal nostro canto gli auguriamo il meglio e di avere sempre il vento a favore!

Fonti: nilsferber - inhabitat - jamesdysonaward


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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