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La guida Gault Millau, l'alternativa alla guida Michelin che dovreste conoscere

La guida Gault Millau, l'alternativa alla guida Michelin che dovreste conoscere

La guida Gault Millau si è affiancata guida Michelin come punto di riferimento per la critica gastronomica di alto livello. Con punteggi e cappelli al posto delle stelle vuole dare una prospettiva un po’ diversa.

Avete mai sentito parlare della guida Gault Millau? Si tratta, per certi versi, di un’alternativa alla guida Michelin, un’opera anch’essa francese, ma sicuramente più famosa. Eppure sempre più spesso ne sentiamo parlare, come per il caso dello chef Andreas Caminada, ospite di una delle ultime puntate di Masterchef. Uno degli aspetti più interessanti di questa guida è il suo punteggio, da 0 a 20, che permette una valutazione più «sfumata» delle classiche stelle, anche se oggi si preferiscono i cappelli.

Come funziona la guida Gault Millau

Nata nel 1973, molto dopo la sua controparte con le stelle, la guida Gault Millau - che prende il nome dai fondatori Henri Gault e Christian Millau, si è inizialmente dedicata alla Novelle Cuisine, codificandola addirittura con una serie di comandamenti. Doveva concentrarsi solamente sulla città di Parigi, ma dopo poco tempo cominciò ad allargarsi al resto della nazione e poi del mondo, fino a diventare oggi una tra le guide più influenti.

Non si comporta come la guida Michelin, che dedica una certa attenzione anche al contesto del ristorante, dal suo arredamento e pulizia all’apparecchiamento, ma concentra l’attenzione su gusto, presentazione e fantasia dello chef. Il giudizio poi, originariamente, era espresso con un punteggio che andava da 0 a 20 punti, che oggi è più comodamente tradotto in numero di capelli, fino a cinque.

Il Time, la famosa rivista statunitense, ha definito questa guida come una sorta di nuovo testamento, in contrapposizione alla Guida Michelin che dovrebbe essere il vecchio. Detto questo, usufruire del loro sito attuale non è così semplice: la maggior parte dei ristoranti presenti nella guida sono nel nord Italia e non è così intuitivo navigare tra i diversi chef. Si scopre però che ristoranti come il Sissi, a Merano, ha una Stella Michelin e un punteggio di 17/20 per la guida Gault Millau. Il Zur Rose in provincia di Bolzano, allo stesso modo, ha una stella Michelin e un punteggio di 17/20. Sembrerebbe insomma che le due guide, in un certo modo, siano allineate.


REDAZIONE
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