Food Choices: l’impatto delle nostre abitudini alimentari

Food Choices, «Scelte Alimentari», è un documentario che analizza le varie abitudini alimentari nel mondo, mettendo in risalto l’impatto che possono avere sulla salute. Ma non solo! Infatti, non si parla solo di salute fisica e mentale, ma anche di tutela dell’ambiente delle specie che vivono sul nostro pianeta. Ecco di cosa tratta.
Food Choices e il dilemma della dieta
Qual è la dieta migliore per la specie umana? Questa è la prima domanda che si pone il regista Michal Siewierski, voce narrante di tutto il documentario. Durante la sua ricerca ha intervistato i principali medici, nutrizionisti, chef, atleti e altre celebrità che seguono una dieta di origine vegetale. Proprio come c'è una dieta più appropriata per tutte le altre specie del pianeta, dai nostri cani e gatti domestici ai leoni e agli orsi, dovrebbe esistere in effetti una dieta ottimale anche per gli esseri umani.
I medici nel documentario rispondono senza indugio: la dieta migliore per la specie umana è a base vegetale composta da quattro principali gruppi di alimenti: frutta, verdura, cereali integrali e legumi. Inoltre, c'è una differenza tra sapere e fare, come sottolinea il documentario. Molti di noi affermano che una dieta prettamente vegetale sia più sana, ma difficilmente ci si impegna realmente per seguire questo stile di vita.
La questione delle proteine nel documentario
Come sottolinea la dottoressa Pamela Popper, esperta di naturopatia e nutrizione, la necessità di promozione e di commercializzazione delle proteine fa sì che si insista sul fatto che non se ne consumino abbastanza, o che non se ne possa ottenere altre che quelle di origine animale. Tuttavia, molti sono gli studi scientifici che dimostrano il contrario, come spiega il dott. T. Colin Campbell, un importante biochimico, autore di The China Study. Fondamentale però è essere seguiti da esperti prima di iniziare una dieta vegana. Il regista consiglia infatti di rivolgersi ad un medico nutrizionista prima di muoversi verso un cambio radicale delle abitudini alimentari.
Plant-Strong, sport e abitudini alimentari
Oltre a una miriade di medici ed esperti in nutrizione, il documentario intervista anche alcuni atleti. Tra questi, lo sportivo Rich Roll, la ironwoman Hillary Biscay, l’allenatore D. Anthony Evans, sopravvissuto al cancro, il quale addirittura afferma: «Senza una dieta a base vegetale», afferma Evans, «oggi non sarei qui. La mentalità folle che le proteine animali siano la chiave per essere sani mi ha quasi ucciso». I benefici di una dieta vegetale come atleta per molti sono non indifferenti, compresi i miglioramenti delle prestazioni e tempi di recupero più rapidi. Sempre più atleti abbracciano questo stile di vita.
Qualsiasi volta si mangi, si compiono scelte che potrebbero rivoluzionare completamente la nostra salute fisica, ma anche quella del pianeta. Tutti i principali problemi che contribuiscono al degrado ambientale richiedono decenni o addirittura secoli per essere risolti, tanto che forse converrebbe valutare un cambio abitudini delle nostre abitudini alimentari per provare a invertire il danno. Come commenta il Dr. Oppenlander: «è facile come cambiare ciò che è nel tuo piatto».
