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Fine anno per l'apertura di FICO, la disneyland del cibo

Fine anno per l'apertura di FICO, la disneyland del cibo

Decine di laboratori e bancarelle, quasi 100 mila metri quadri di spazi dedicati al cibo nostrano, la sua storia e le innumerevoli sue preparazioni, a un passo da Bologna.

É prevista per ottobre l’apertura di FICO, la Fabbrica Italiana Contadini, che promette di essere la nuova Disnayland per gli appassionati di gastronomia, parola di Oscar Farinetti. Il progetto sembrerebbe imponente, con trecento operai al lavoro ogni giorno per 80.000 metri quadri di cantiere.

Ebbene sì, stiamo parlando di Oscar (vero nome Natale) Farinetti, l'imprenditore italiano dietro a Eataly ed ex proprietario di UniEuro, una catena della grande distribuzione dedicata in gran parte agli elettrodomestici, il cui obbiettivo attuale è sicuramente costruire il paradiso italiano per tutti i gourmand.

Un centro alimentare tra i più grandi d’Europa

Sono 90.000 i metri quadri totali dell’opera, a pochi passi da Bologna, di cui 10.000 interamente dedicati a orti dimostrativi, frutteti e pascoli, questo ne fa uno dei poli gastronomici e alimentari più grandi d’Europa, e in questi mesi sta definitivamente prendendo forma. Sarebbero sei milioni i turisti stimati ogni anno, di cui un terzo dovrebbe provenire dall’estero, attratti da oltre 40 laboratori in cui potranno osservare come si produce pasta, salumi, formaggi e moltissimi altri prodotti tipici. Non mancheranno nemmeno i punti di ristoro, saranno 25 tra bancarelle, chioschi e ristoranti veri e propri.

Un parco alimentare insomma, un «paradiso dei buongustai – come lo ha definito Oscar Farinetti – dedicato alla celebrazione della biodiversità italiana», con oltre 2000 aziende coinvolte solo per la riuscita del progetto, senza contare l’obiettivo ‘ecocompatibilità’

Apertura per il 4 ottobre

Il progetto prevederebbe un investimento di più di 100 milioni di euro, considerando sia il capitale privato che quello pubblico, e la realizzazione di un hotel ad hoc con 200 camere la cui apertura però è prevista per il 2018.

Ci si aspetta anche che l’indotto sia cospicuo per la città e la regione: secondo il direttore Enit Giovanni Bastianelli «la promozione farà leva su uno degli aspetti più apprezzati: i prodotti, la loro lavorazione, la tradizione e cultura enogastronomica.»

Per poter visitare FICO però non sarà necessario aspettare tanto, basterà avere pazienza fino al quattro ottobre, quando potremo vedere se la realtà renderà giustizia alle golosissime premesse del progetto.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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