Il fico d’India è ricco di proprietà e mangiarlo significa contrastare l’invecchiamento portando benefici a cuore, intestino e linea.
Il fico d’India è un frutto dalle caratteristiche uniche, noto per le sue molte proprietà. La bacca, ricoperta di sottili spine, contiene nutrienti in quantità e includerla nella propria dieta vuol dire portare grandi benefici all’organismo. Intestino, sistema cardiovascolare, pelle e vie urinarie sono i primi a ringraziare. I possibili utilizzi per il frutto sono molti, ma moderazione rimane la parola d’ordine.
Fico d’India proprietà e valori nutrizionali
Il fico d'India può essere considerato un concentrato un concentrato di proprietà. La pianta, originaria del Messico, è diffusa nel nostro Paese soprattutto al sud, ma il frutto risulta reperibile ormai ovunque. Esso è composto per più dell’80% di acqua e contiene molti minerali, fra cui spiccano potassio, magnesio, calcio e fosforo.
La polpa della bacca si presenta densa, di colore variabile ed è caratterizzata dalla massiccia presenza di semi. In questa sono contenute buone quantità di fibre, abbondano gli antiossidanti e non manca la vitamina C. A livello calorico il fico d’India è un buon alleato per chi segue diete. 100 g di prodotto apportano, infatti, 50 kcal.
Proprietà e benefici del fico d’India
Al fico d'India sono connesse una serie di proprietà benefiche importanti. Il frutto è, in primis, un alleato dell’intestino. Esso aiuta, infatti, a contrastare la stipsi. Le fibre fanno, per altro, in modo che l’alimento risulti particolarmente saziante, mentre rallentano l’assorbimento di zuccheri e colesterolo. A ringraziare sono anche le vie urinarie, perché, con l’abbondante acqua, stimola la diuresi ed esercita un’azione detox importante.
Gli antiossidanti aiutano anche a prevenire l’invecchiamento, contrastando i radicali liberi e conferendo al vegetale proprietà antinfiammatorie. La vitamina C potenzia il sistema immunitario, mentre i carotenoidi aiutano l’organismo a produrre colesterolo buono. Il frutto contribuisce, inoltre a mantenere in salute il cuore e fa da toccasana per pelle, unghie e capelli.
Quanti fichi d’India si possono mangiare al giorno?
Per godere a pieno delle proprietà del fico d’India il buon senso rimane d’obbligo. Una porzione standard è costituita da 150 g di prodotto. Si tratta dell’equivalente di un frutto di medie dimensioni. Non esistono particolari controindicazioni associate al consumo della bacca, ma alcuni soggetti devono prestare particolare attenzione.
I semi risultano, infatti, poco digeribili e, da buoni lassativi naturali, in alcuni casi possono peggiorare i disturbi gastrointestinali. Gli stessi elementi rendono anche l’alimento sconsigliato per chi soffre di diverticolosi. Cautela è raccomandata anche a chi è affetto da diabete perché la presenza di zuccheri nella polpa della bacca risulta significativa. I casi di allergie riportati sono pochi, ma l’eventualità non è esclusa.
I fichi d’India sono estremamente apprezzati tanto per le loro numerose proprietà, quanto per il gusto dolce che li contraddistingue. I frutti vanno raccolti rigorosamente con i guanti e pulirli nel modo corretto è fondamentale. È necessario, quindi, lasciarli in ammollo per circa 45 minuti, così da ammorbidire le spine. Posizionandoli su un tagliere e praticando un taglio nel verso della lunghezza è, infine, possibile rimuovere la buccia.