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Falso biologico, la truffa che costa 8 milioni agli italiani

Falso biologico, la truffa che costa 8 milioni agli italiani

Bisogna stare attenti al falso biologico. Un’azienda Siciliana dal 2015 ha finto di produrre ortaggi biologici impiegando prodotti chimici vietati, riuscendo a prendere in giro anche l’Unione Europea.

Quella del falso biologico è una piaga che affrontiamo da anni, ma lo scorso 2 Novembre le Fiamme Gialle hanno smantellato una truffa di proporzioni mai viste prima: ad un’azienda siciliana sono stati sequestrate 10 tonnellate di prodotti tra diserbanti, concimi e pesticidi chimici, assolutamente vietati nelle coltivazioni Bio. Per essere precisi sono attualmente nove le aziende coinvolte nella faccenda, per un costo totale per noi italiani di circa 8 milioni di euro. Ma vediamo di capire esattamente cosa sta succedendo.

Maxi truffa tra Ragusa e Siracusa

Abbiamo scritto molto sui numeri del biologico, fotografando una situazione sempre positiva, per un settore che non accenna a rallentare nel crescere e rinnovarsi, tra birra, superalcolici e ovviamente vino. Proprio per il suo fenomenale successo però il settore ha attirato l’attenzione anche degli imprenditori più maliziosi, che dal 2015 avevano cominciato a mettere in piedi la maxi truffa del falso biologico sventata agli inizi di Novembre dalle Fiamme Gialle.

Le aziende coinvolte sarebbero nove, impegnate fondamentalmente a vendere prodotti che di biologico non avevano nulla, incassando per di più finanziamenti europei per quasi un milione di euro. C’è il rischio però che questa sia solo la punta dell’iceberg: come riporta il ministero delle Politiche agricole, in pochi mesi la produzione biologica di alcune regioni è quasi raddoppiata, con un +95% in Molise, +83% in Campania e +83% in Basilicata. Ancora più pericoloso se si pensa che alcune aziende non producono esclusivamente Bio e che, alla fine dei conti, solo questa truffa ci è costata quasi 8 milioni di euro.

Una dritta sulle zucchine dagli inglesi

La cosa ancora peggiore è stato scoprire che non sono stati i controlli italiani a smascherare il falso biologico, ma quelli inglesi. Era stata segnalata una partita di zucchine biologiche, arrivata dal nostro paese, per l’eccessivo contenuto di pesticidi. Le autorità inglesi avevano avvisato quelle italiane, che a quel punto si sono messe in moto per capire come arginare il problema.

A questo punto però c’è da capire di chi sono le responsabilità. Sono 14 gli enti che in Italia si occupano di certificare le produzioni biologiche, a loro volta controllate da Accredia, un ente pubblico di accreditamento. Considerando quanto questo settore stia diventando man mano più goloso c’è da chiedersi se non sia il caso di rivedere i protocolli di controllo, in modo da essere più vigili e soprattutto mettere in sicurezza i consumatori.


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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