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Equinozio d’autunno: quali sono i cibi della tradizione?

Equinozio d’autunno: quali sono i cibi della tradizione?

Con l’equinozio d’autunno si segna un passaggio importante e le tavole si riempiono dei cibi della stagione come grano, uva, funghi e zucca.

L’equinozio d’autunno rappresenta un momento di transizione per la natura e per l’uomo. Così, da sempre, è tradizione celebrare l’evento con i cibi di stagione. La data segna il momento in cui giorno e notte hanno la stessa durata e fornisce l’occasione per ringraziare la terra per l’abbondanza di frutti che offre. All'equinozio d'autunno è legata una certa superstizione, ma è anche la fase in cui si fanno scorte per l’inverno. In questo periodo le tavole sono arricchite soprattutto da uva, funghi, grano e altre prelibatezze.

Equinozio d’autunno: quali sono i cibi della tradizione?
@envatoelements

1) Grano, avena, segale e altri cereali 

Tra i cibi dell’equinozio d’autunno spiccano il grano e gli altri cereali. Questi compaiono spesso nell’iconografia antica all’interno della cornucopia, il corno dell’abbondanza. L’equinozio d’autunno è anche l’occasione per ringraziare la natura per il secondo raccolto, di cui tali alimenti sono protagonisti.

2) Melograno 

Uno dei cibi associati all’equinozio d’autunno per tradizione è il melograno. Esso è legato al mito di Persefone, Demetra e Ade. La prima, rapita dal dio degli inferi, avrebbe mangiato sei chicchi del frutto, proveniente dall’Oltretomba. Demetra, la madre di questa, avrebbe, dunque, dovuto accettare che la figlia tornasse per 6 mesi all’anno nell’Ade e ciò avrebbe dato origine all’alternarsi delle stagioni.

3) Uva 

Simbolo dell’equinozio d’autunno è anche l’uva, presente fin dall’antichità nei riti di festeggiamento. Si apprezzavano, infatti, sia i chicchi, la cui forma tonda era considerata ben augurante, sia il vino, immancabile nei banchetti. Il lungo processo che dalla materia prima porta alla bevanda era considerato simbolo di metamorfosi e ben si collegava, quindi, al cambio di stagione. I dolci all’uva riscuotono ancora oggi grande successo.

4) Caco 

I cachi sono considerati simbolo dell’autunno. Il loro legame con le tradizioni dell’equinozio risale a tempi molto più recenti. Insieme al frutto, proveniente dalla Cina, tra 700 e 800 divenne popolare in Occidente anche l’usanza di leggerne i semi per fare previsioni sulla stagione invernale. 

Questi andrebbero tagliati a metà verticalmente, per osservarne l'interno. Trovare la sagoma di un coltello sarebbe presagio di un inverno freddo. La presenza di una forchetta anticiperebbe, invece, un inverno mite, mentre il cucchiaio sarebbe sinonimo di neve in abbondanza.

5) Zucca 

Prima di attirare l’attenzione come simbolo di Halloween, la zucca fa da regina dei cibi dell’equinozio d’autunno. Ancora una volta la forma ben augurante accompagna un prodotto dalle molte proprietà e dal colore perfettamente in sintonia con il paesaggio. Oggi la verdura può diventare protagonista di zuppe, vellutate e minestre; piatti che nel passaggio dal caldo estivo alla stagione fredda dominano le tavole delle feste.

6) Mela 

Fin dall’antichità fra i cibi associati all’equinozio d’autunno occupano un posto di rilievo le mele. Gli antichi Romani festeggiavano nel mese di settembre Pomona, dea dei frutti, ringraziandola per i prodotti della terra e quest’ultima era spesso rappresentata con una mela in mano.

I cibi legati alle tradizioni dell’equinozio d’autunno sono moltissimi, ma la parola d’ordine resta stagionalità. Da questa data simbolo, dunque, le tavole cambiano e, oltre agli alimenti simbolici, frutti e verdure che tornano protagonisti sono moltissimi. Per i mesi successivi all’evento non mancheranno quindi, i funghi, che possono diventare la base di menu unici, i cavolfiori, le verdure a foglia verde, le castagne, le pere e la frutta secca.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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