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Che cos'è il caco mela, il dolce frutto da mangiare in autunno

Che cos'è il caco mela, il dolce frutto da mangiare in autunno

Il caco mela è una specie di cachi dolce, croccante con un elevato contenuto di fibre e vitamine, importanti per il nostro organismo

Quando si pensa ad un frutto autunnale è impossibile non pensare al caco, conosciuto anche come “Mela d’Oriente” o “Loto del Giappone”, noto per il suo gusto avvolgente e dolce oltre per la sua consistenza cremosa. Tra le varietà spicca il Caco Vaniglia, il Caco Cioccolatino e il Caco Mela: è proprio di quest’ultimo di cui andremo alla scoperta, scoprendo i segreti che lo rendono così irresistibile al palato e versatile in cucina.

Caco mela che cos'è
Foto: dexmac @pixabay

Caco mela: che cos’è

Sono in molti a credere che il caco mela sia un incrocio tra un caco e una mela o una varietà di mele. In realtà il caco mela è una tipologia di cachi che, certamente, ha alcune similitudine con la mela, tra cui l’aspetto ma soprattutto la croccantezza. La prima differenza che salta all’occhio è che il frutto autunnale non contiene tannini e questo lo rende commestibile anche se è ancora in fase di maturazione e quindi non ha caratteristiche astringenti. Il caco mela può essere, inoltre, raccolto anche quando è poco maturo e mangiato proprio come se fosse una mela, a spicchi e non col cucchiaio come il caco comune.

I frutti del caco mela, un albero con ampie foglie ovali e lucenti dal colore verde scuro, iniziano a maturare a settembre e potete facilmente distinguerli da loro color giallo, leggermente tendente all’arancio. A differenza del caco comune la polpa è molto croccante e può essere un po’ acerba o aspra se raccolto troppo presto, ma potete metterlo sott’olio e poi bollire le fette in una soluzione di aceto e vino.

Caco mela: varietà e valori nutrizionali

Anche il caco mela ha le sue varietà: Hana Fuyu, dai frutti grandi e dal sapore dolce vengono raccolti ancora immaturi ad ottobre; Fuyu ha frutti grandi, grossi e maturi dalla polpa gialla e dalla buccia arancione e viene raccolto solitamente a novembre; Jiro produce frutti da un ottimo sapore e di grandezza media, polpa gialla e buccia aranciata da raccogliere tra fine ottobre e inizio novembre; infine, anche la varietà O’Gosho produce frutti medio-grande dalla polpa e buccia arancio intenso, da raccogliere ad inizio novembre.

Le proprietà del caco mela sono molto simili a quelle del caco, pur avendo un grado di maturazione differente e quindi, avendo una consistenza più dura, ha in proporzione un minor grado zuccherino. Tra le vitamine spicca il betacarotene e la zeaxanthina, appartenenti al gruppo delle vitamine A, ma non manca un elevato contenuto di vitamina K, vitamina C e vitamina B3, rendendo il caco mela anche un potente antiossidante. Per quanto riguarda il contenuto di sali minerali, il potassio ne è sicuramente un assoluto protagonista.

Caco mela: usi in cucina

Il frutto del caco mela è solitamente consumato fresco e utilizzato per preparare confetture e salse dolci nei dessert. In alternativa, è ottimo al forno o disidratato. Viene anche usato per realizzare torte soffici e come farcitura per crostate, ma non mancano budini, semifreddi o dolci al cacao fondente con il quale il frutto lega bene. Via libera però alle sperimentazioni più audaci: cheesecake al caco mela, plum-cake, caco mela caramellato con cioccolato e ribes. Oppure, se preferite, potete frullarlo e ridurlo in purea, creare delle deliziose mousse o creme per le vostre merende.

Per gli amanti del salato, potete usare il caco mela per una ricetta vegetariana pratica e veloce: un’insalata con caco mela, rucola, noci, burrata e mirtilli rossi. Oppure potete provare il carpaccio di caco mela con gorgonzola e noci o con l’insalata se preferite. Insomma, non resta che sperimentare e portare nella vostra cucina questo fantastico frutto!


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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