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Differenza tra murena e anguilla

Differenza tra murena e anguilla

Conoscere la differenza tra murena e anguilla è molto importante, sia per una curiosità ittica sia per una questione gastronomica: i due pesci infatti sono ottimi serviti a tavola, ma bisogna distinguerli.

Scoprire la differenza tra murena e anguilla non è importante solo da un punto di vista teorico, ma è utile anche in cucina. Questi due pesci, solo superficialmente simili, sono in realtà molto diversi, al punto da essere facilmente distinguibili l’uno dell’altro anche da un occhio poco esperto. Questa diversità non si ferma all’aspetto, utile per distinguere i due animali dal pescivendolo, ma prosegue anche nel sapore e nei metodi di cottura.

Murena

La murena è un pesce il cui corpo, lungo e sinuoso, ricorda vagamente un grosso serpente. Solitamente vive in fondali non troppo bassi, passando la maggior parte del suo tempo tra gli anfratti degli scogli, dove può tendere agguati alle sue prede e, forse ancora più importante, scampare dai suoi predatori. La differenza tra murena e anguilla, come abbiamo anticipato, sta prevalentemente nell’aspetto, o meglio, nel colore: le macchie gialle tipiche della murena sono inconfondibili.

Si tratta di un pesce che si ciba di piccoli animali, come i polpi o molluschi, che solitamente caccia di notte e in un territorio circoscritto, che non lascia se non per situazioni particolari. Nonostante nel sangue della murena siano presenti delle tossine potenzialmente pericolose nell’uomo, ma danno alcun problema se ci si limita a mangiare l’animale.

Solitamente si consuma all’interno di zuppe di pesce, ma la sua carne non è molto apprezzata: la colpa sarebbe delle spine, troppo numerose. Per di più è da tenere presente che la quantità di spine aumenta più ci si avvicina alla coda, nozione importante se la si vuole cucinare in tranci, come si fa solitamente in Sicilia e in Sardegna.

Anguilla

Parlando della differenza tra murena e anguilla è utile sottolineare che il primo è un pesce esclusivamente di mare, mentre il secondo passa la maggior parte del tempo in acqua dolce. È tra i pesci più apprezzati in cucina, nonostante sia relativamente poco conosciuto, motivo per cui non è difficile imbattersi in allevamenti in diverse regioni d’Italia. La si riconosce per il ventre argentato e i colori generalmente più scuri, ma cambiano durante il ciclo vitale.

Il motivo per cui l’anguilla è così apprezzata sta, in particolare, nella consistenza della carne, che conserva una grande quantità di grasso, rimanendo tenera e saporita. La si consuma principalmente nei periodi festivi, soprattutto a Natale, periodo in cui spunta anche nei mercati del pesce. La si può mangiare in diversi modi, nonostante il più apprezzato sia certamente la cottura in umido.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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