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Differenza tra marmellata e confettura

Differenza tra marmellata e confettura

Sapete qual è la differenza tra marmellata e confettura? Tendiamo ad usare questi due termini come se fossero sinonimi, ma in realtà non è così.

C’è differenza tra marmellata e confettura, nonostante la maggior parte delle persone utilizzino entrambe le terminologie come se fossero la stessa cosa. Pochi lo sanno, ma per mettere un punto alla diatriba su cosa si potesse definire marmellata e cosa confettura è intervenuta perfino la Comunità Europea, quasi 40 anni fa. Eppure continuiamo imperterriti a sbagliare.

Cos’è la marmellata

Per capire la differenza tra marmellata e confettura bisogna tenere a mente le loro reciproche definizioni: per marmellata si intende un prodotto alimentare a base di zucchero e agrumi. Per quanto in Italia con la parola marmellata si intendano comunemente tutte le preparazioni a base di frutta, insomma, la realtà quindi è un’altra.

In particolare perché un prodotto possa essere definito «marmellata» deve avere almeno il 20% di agrumi tra bergamotto, pompelmo, arancia, limone, mandarino o cedro. Inoltre nella sua direttiva l’Unione Europea specifica che si può utilizzare ogni parte di questi frutti, semi esclusi. La cosa interessante però è che il termine marmellata deriva dal portoghese marmelada, termine che si riferisce all'albero della mela cotogna. Ancora più confusi, vero?

Cos’è la confettura

Come avrete intuito ormai, a differenza della marmellata la confettura può contenere qualsiasi altro frutto, a patto che la percentuali superi il 35% del peso complessivo del prodotto. Se invece su un’etichetta vedrete la dicitura «confettura extra» avrete davanti un prodotto con il 45% di frutta rispetto al totale.

A generare fraintendimenti alcune persone sostengono che la confettura contenga dei pezzi di frutto più consistenti, mentre la marmellata sarebbe più omogenea, ma questa distinzione è errata.

Cos’è la composta

Nel spiegare qual è la differenza tra marmellata e confettura non abbiamo parlato della composta, un altro termine usato spesso come sinonimo degli altri due già affrontati. Questa definizione può essere solo impiegata per quei prodotti in cui la percentuale di frutta supera il 65% del peso complessivo, con il risultato di avere meno zuccheri. Si tratta quindi di un prodotto più leggero, ideale per chi segue una dieta ipocalorica.


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