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Differenza tra gluten-free e no-grain

Differenza tra gluten-free e no-grain

Che si parli di alimentazione umana o per animali, spesso si rischia di fare confusione tra gluten free e no grain, ecco la differenza.

Col termine no-grain o anche grain-free si intende l’assoluta assenza di cereali o prodotti derivati da cereali all’interno di un alimento o dieta. Con gluten-free invece si intende l’assenza di glutine all’interno di un alimento. La differenza tra gluten-free e no-grain è semplice: siccome il glutine è presente esclusivamente all’interno di alcuni cereali, una dieta no-grain sarà sempre gluten-free perché non comprende mai alcun tipo di cereale. Al contrario, siccome non tutti i cereali contengono glutine, una dieta gluten-free può permettere il consumo di alcuni cereali e quindi potenzialmente fallire l’identificazione come no-grain quando include cereali senza glutine. 

Differenza tra gluten free e no grain
@envatoelements

Cosa significa no-grain o grain-free?

Come accennato, col termine no-grain o grain-free si intendono prodotti alimentari o di consumo che non contengono cereali come grano, mais, riso, orzo, segale, avena, e simili. L’espressione è spesso utilizzata per identificare alcune diete per animali domestici, come cani e gatti, che escludono interamente i cereali. Per l’uomo, alcune diete come la dieta paleo possono essere considerate no-grain. 

Cosa significa gluten-free?

Con gluten-free o senza glutine si intendono invece prodotti o diete che non contengono glutine. Il glutine è una proteina che si trova in alcuni cereali come frumento, segale e orzo, e nei prodotti da loro derivati come la farina. Celiaci e persone con intolleranza al glutine sono costrette a seguire una alimentazione gluten-free per evitare complicazioni e problemi di salute anche gravi. 

Gluten-free e no-grain, c’è differenza

Le diete gluten-free si concentrano specificamente nell’eliminazione di una specifica proteina (il glutine) ma possono comunque contenere cereali e pseudo-cereali come riso, mais, quinoa, miglio, sorgo e amaranto. Questo tipo di alimenti invece viene completamente escluso dalle diete no-grain che non prevedono l’inserimento di alcun tipo di cereale o pseudo-cereale.

Il termine no-grain è solo raramente utilizzato per diete destinate all’uomo ma più utilizzato nell’industria alimentare destinata agli animali domestici come cani e gatti per sottolineare l’assenza di cereali considerati un alimento estraneo alla dieta di questi animali nel loro stato selvatico. La validità di questa affermazione è spesso criticata dagli esperti ed è sempre consigliato consultare il proprio veterinario prima di modificare drasticamente il regime alimentare del proprio animale. 


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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