Il deserto del Sahara sta diventando sempre più verde a causa del clima

Il deserto del Sahara è, nell’immaginario comune, l’area arida per eccellenza ma le immagini satellitari mostrano ora che questo luogo iconico sta diventando sempre più verde. A causa dei cambiamenti del clima sul pianeta nel 2024 alcune zone hanno ricevuto una quantità di pioggia anomala e la vegetazione ha quindi iniziato a colonizzarle. Inondazioni e alluvioni si sono trasformate nella norma e ciò ha avuto un impatto devastante sulle popolazioni locali.

Cosa vuol dire che il deserto del Sahara è più verde?
A mostrare che il deserto del Sahara sta diventando verde, ci hanno pensato le immagini satellitari raccolte dalla NASA. Queste hanno permesso di fare un confronto tra la quantità di vegetazione che ricopriva i terreni a settembre 2023 e quella presente a settembre 2024. Ne è emerso che in alcune parti dell’area arida questa si è spinta considerevolmente più a nord.
Fra le zone colpite dal mutamento spiccano Chad, Niger e Repubblica Centrafricana. L’Africa centro-settentrionale è stata, comunque, in generale, interessata dal fenomeno. Mauritania meridionale, Mali meridionale, Burkina Faso, Nigeria settentrionale, parti del Sudan e del Sud Sudan, Eritrea, Etiopia e Kenya sono apparsi, infatti, più verdeggianti della norma.
Perché il deserto del Sahara sta diventando sempre più verde?
Il deserto del Sahara sta vivendo un aumento della presenza del verde a causa di un cambio nei regimi di precipitazioni. L’osservata speciale è, in questo caso, la Zona di Convergenza Intertropicale, così chiamata perché avvolge l’equatore e all’interno di essa si ha la convergenza degli alisei dai due emisferi. Questa, su cui staziona un sistema di bassa pressione perenne, si sposta periodicamente verso l’emisfero più caldo.
Oscilla, quindi, verso nord durante l’estate boreale e verso sud durante i mesi caldi dell’emisfero australe. Tra luglio e agosto del 2024 la ITCZ si è spinta più a settentrione della norma e ha scatenato piogge torrenziali su regioni che in genere ricevono pochissime precipitazioni. Parti del Sudan, della Libia, del Niger e dell’Egitto hanno visto cadere dal cielo il 400% in più della pioggia normale e ciò ha provocato un cambiamento nella fisionomia dei territori.
Quando il deserto del Sahara era verde?
Diversi studi hanno dimostrato che il deserto del Sahara è già stato in passato più verde di come lo conosciamo. Pare, infatti, che esso cambi fisionomia ogni 20.000 anni seguendo per lo più le variazioni d'inclinazione dell’asse terrestre e la conseguente oscillazione nella quantità di raggi solari che raggiunge il nord Africa. Ciò a cui stiamo assistendo ora è, però, del tutto diverso. Nella dinamica ha, infatti, una grande influenza il riscaldamento globale, che ha portato l’emisfero boreale, dove le terre emerse sono di più, a diventare rovente.
L’alterazione degli equilibri atmosferici ha, poi, scatenato precipitazioni torrenziali, che sono sfociate in violente alluvioni e devastanti inondazioni. UNICEF ha sottolineato che gli eventi di questo tipo verificatisi in nord Africa tra giugno e settembre 2024 hanno creato disagi a 4 milioni di persone, provocando la distruzione di 300.000 case e sfollando più di 500.000 individui.
Un deserto del Sahara più verde della norma non è una buona notizia per il pianeta. Parte delle anomalie possono essere attribuite al ritorno de La Nina ma è innegabile che il cambiamento climatico provocato dall’uomo abbia un’influenza estesa sul fenomeno. Approfondire la ricerca è d’obbligo ma i ricercatori temono che un aumento della temperatura terrestre non possa far altro che aggravare il quadro.
