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Dall’olio di ricino un materiale alternativo alla plastica

Dall’olio di ricino un materiale alternativo alla plastica

Un team di ricerca giapponese ottiene dall’olio di ricino un materiale che potrebbe sostituire la plastica tradizionale.

La realizzazione di un materiale simile alla plastica ma più sostenibile è uno dei sogni di molti ricercatori. Purtroppo, la maggior parte delle soluzioni alternative trovate non rispecchiano le proprietà chimico-fisiche desiderate. Un barlume di speranza giunge però dall’olio di ricino. Infatti, un gruppo di ricerca giapponese ha sviluppato un materiale partendo dall’olio di ricino che potrebbe sostituire la plastica.

Dall’olio di ricino un materiale alternativo alla plastica
@envatoelements

Olio di ricino: un’alternativa alla plastica

Una possibile alternativa alla plastica giunge ancora una volta dalle piante. Le specie vegetali sono spesso state studiate per la loro unicità e capacità di adattamento all’ambiente al fine di trovare soluzioni sostenibili. In questo caso, l’alternativa alla plastica arriva dall’olio di ricino. Il team di ricerca dell’Università di Tokyo e dell’Istituto di Scienza di Osaka ha trovato un processo per creare dei biopolimeri utilizzando l’olio di ricino.

Il metodo utilizzato è quello della polimerizzazione. Si tratta di una reazione chimica in cui più molecole di uno stesso composto (chiamate monomeri) si uniscono per formare una molecola con un peso molecolare più alto (polimero). In questo processo, i ricercatori dell’Università di Tokyo e dell’Istituto di Scienza di Osaka hanno sostituito il petrolio con tre monomeri ottenuti dall’olio di ricino.

Le proprietà del materiale ottenuto dall’olio di ricino

Sostituire la plastica tradizionale è difficile perché si tratta di un materiale durevole, resistente e relativamente economico. Solitamente, i materiali alternativi su cui si sono concentrate le ricerche non erano equiparabili in termini di trazione, allungamento e rottura. Per questo motivo, i polimeri ricavati dal petrolio hanno dominato a lungo la produzione industriale.

Il materiale ricavato dall’olio di ricino, però, potrebbe essere una svolta. Il materiale ottenuto ha un peso molecolare e proprietà superiori rispetto a quelle della plastica tradizionale. La ricerca apre la strada all’utilizzo di queste sostanze per creare un materiale adatto all’economia circolare e alla sostituzione della plastica.

Altri utilizzi dell’olio di ricino

L’olio di ricino non è utilizzato solo per ricavare un materiale alternativo alla plastica tradizionale. Infatti, le sue caratteristiche lo hanno reso idoneo per diversi impieghi. L’olio di ricino è largamente utilizzato per realizzare cosmetici per la cura dei capelli, ciglia e unghie. In particolare, questi prodotti hanno lo scopo di rafforzare queste parti del nostro corpo.

L’olio di ricino è conosciuto anche per essere un potente lassativo. Si presenta come un olio denso, quasi incolore, ma dal sapore molto sgradevole. È estratto dai semi della pianta chiamata Ricinus communis. I semi contengono altresì una sostanza tossica che può causare vomito, emorragie gastrointestinali, convulsioni e aritmie.

Olio di ricino: migliorie al sostituto della plastica

Il lavoro dei ricercatori per sostituire la plastica con il nuovo materiale ottenuto dall’olio di ricino non è ancora finito. Infatti, sono necessari dei perfezionamenti che rendano a tutti gli effetti il biopolimero un sostituto ideale della plastica sotto ogni aspetto. Intanto, è aperta la strada per dare una svolta all’inquinamento provocato dalla plastica.


Emmanuele Occhipinti
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Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
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