Cucunci, cosa sono e come vengono utilizzati in cucina
La penisola italiana presenta un’elevata biodiversità vegetale che, nel corso dei secoli, è stata utilizzata dalla popolazione locale per dare vita a ricette di piatti unici nel loro genere. Alcuni ingredienti sono straordinari e possono essere utilizzati sia per accompagnare alcune pietanze che da gustare da soli. E’ questo il caso dei cucunci, frutto della pianta dei capperi, poco conosciuto rispetto ai più famosi fiori ma altrettanto gustoso.
Capperi e cucunci
I capperi e i cucunci provengono dalla stessa pianta: cioè la Capparis spinosa. Si tratta di un arbusto spinoso dotato di rami molto lunghi (possono arrivare a misurare anche diversi metri) che predilige i terreni calcarei esposti al vento e al sole. Questa pianta è originaria dell’Asia ma si è diffusa anche nel Mediterraneo e la si può trovare in Sicilia, dove è diventata parte integrante della cultura culinaria.
I capperi sono i fiori non ancora schiusi della pianta Capparis spinosa. Invece, i cucunci sono considerati come i frutti dell’arbusto. Questi ultimi hanno una dimensione maggiore rispetto i capperi ed hanno una forma allungata. Il sapore è deciso ma è molto apprezzato soprattutto d’estate per via della sensazione di freschezza che lo accompagna.
Dalla produzione alla conservazione
In Sicilia e sulle Isole Eolie vive una lunga tradizione di coltivazione della pianta dei capperi e produzione di cucunci. Gli arbusti vengono coltivati principalmente tramite due modalità: utilizzando i semi o sfruttando le talee (cioè l’utilizzo di alcune parti della pianta che possono crescere e svilupparsi dando vita ad un’altra pianta identica a quella originaria).
Capperi e cucunci devono essere raccolti al momento giusto per essere conservati correttamente. Infatti, i capperi devono essere colti quando il fiore non è ancora schiuso, mentre i cucunci solitamente sono prelevati ad agosto. Entrambi possono essere conservati sotto sale o in salamoia e, dopo circa un mese, sono pronti per essere gustati.
L’utilizzo in cucina
I cucunci possono essere utilizzati in diversi modi in cucina. Innanzitutto, possono essere mangiati da soli come aperitivo, magari accompagnati da un fresco vino bianco. E’ possibile anche procedere con la dissalazione dei cucunci: basta lasciarli riposare nell’acqua per un paio d’ore e ripetere il procedimento tre o quattro volte. In alternativa, possono essere serviti impanati o in pastella.
Inoltre, possono essere un ingrediente che dà un tocco di sapore in più al piatto, come accade per la pizza o per la pasta alla cucunciata. Quest’ultima è una ricetta che vede l’utilizzo dei cucunci per insaporire il sugo della pasta cucinato con i filetti di acciuga, i friggitelli, le melanzane, i pomodori e le olive.
Proprietà nutrizionali
I cucunci sono apprezzati non solo per il loro sapore, ma anche per le loro caratteristiche nutrizionali. Infatti, questi piccoli gustosi frutti hanno alti livelli di quercetina e rutina. Queste ultime hanno proprietà antiossidanti, diuretiche, antibatteriche e rafforzano i capillari. La fama dei capperi e dei cucunci ha fatto sì che entrambi i prodotti fossero inseriti tra quelli agroalimentari tradizionali italiani.
