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Crostata di mele biologiche, la ricetta che nonna Papera invidia

Crostata di mele biologiche, la ricetta che nonna Papera invidia

Una crostata di mele biologiche è il modo migliore per evocare ricordi sbiadite delle merende dalla nonna, ecco una ricetta che la reinterpreta.

La crostata di mele biologiche è un classico della nostra tradizione di dolci da credenza. Il suo profumo e la sua fragranza sanno far emozionare, oltre a riportare alla memoria le dolci sensazioni di quando eravamo piccoli, quando la nonna ce la faceva trovare tiepida per merenda. Oggi l'ho voluta reinventare in una forma insolita, ricca di mele e con una frolla friabile e profumata alle mandorle e fava Tonka. Per la buona riuscita della ricetta, consiglio di scegliere mele biologiche così da poterne utilizzare anche la buccia e a pasta soda in modo che in cottura non si sfaldino troppo. Nella frolla non omettete di lievito che renderà la frolla così avvolgente da abbracciare letteralmente le mele. Non è esageratamente dolce e la maggior parte dello zucchero deriva dalla frutta, quindi diventa uno spuntino ideale per la merenda o per iniziare la giornata con energia e leggerezza.

* Per la frolla sono consigliate almeno 12 ore di riposo per un risultato perfetto.

Ingredienti frolla

Ingredienti ripieno

  • Confettura di albicocche q.b.
  • 4 mele bio
  • ½ limone

L'impasto della frolla può essere realizzato in una planetaria o in un capiente mixer. Si otterranno ottimi risultati anche lavorando a mano ma facendo attenzione a non surriscaldare troppo la pasta in fase di lavorazione.

Procedimento

Frullare a farina le mandorle con 2 cucchiai di zucchero presi dal totale della ricetta e la fava tonka privata della pellicola esterna.

Ridurre a dadini il burro e montare a crema con lo zucchero rimanente, il sale e il trito di mandorle.

Aggiungere le uova e lavorare ancora brevemente.

A parte setacciare la farina con il lievito. Unire tutto in una volta alla crema di uova e lavorare quel tanto che basta ad ottenere un composto compatto ed omogeneo.

Formare un panetto e avvolgerlo in pellicola trasparente da alimenti. Trasferire in frigorifero per almeno 12 ore.

Stendere la frolla fredda in uno spessore di circa 4-5mm e rivestirci la tortiera - se antiaderente non è necessario ungerla, altrimenti spennellare con poco burro fuso e spolverare di farina o utilizzare la carta da forno bagnata e strizzata.

La frolla risulterà molto morbida e friabile, quindi aiutarsi con un po' di farina per il piano di lavoro. Lavare le mele e asciugarle. Ridurre a fettine sottilissime aiutandosi con un coltellino affilato. Per velocizzare il lavoro ed ottenere fette perfette, utilizzare un tagliamela e ridurre ulteriormente gli spicchi ottenuti con un coltellino.

Raccogliere le fette in una ciotola e irrorarle con il succo di mezzo limone.

Sporcare con un paio di cucchiai di marmellata il fondo della crostata e riempire con le fettine di mela.

Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per 40-45 minuti. Terminare la cottura a 200°C per altri 10 minuti con lo sportello a spiffero per far fuoriuscire l'umidità della frutta. Sfornare e far raffreddare completamente su una gratella.

Una volta fredda, estrarre delicatamente dallo stampo.

Con queste dosi si ottengono circa 15 porzioni.

La crostata si conserva in frigorifero per 5 giorni, sarà possibile anche congelarla già porzionata. In tal caso potrà essere consumata entro 2 mesi. Abbinata ad una pallina di gelato alla crema, potrà diventare anche un piacevole dessert per una cena più formale.

  • 220 g di farina di tipo 1 macinata a pietra
  • 30 g di mandorle con la pellicina
  • 2 uova bio
  • 60 g di burro di ottima qualità
  • 70 g di zucchero semolato
  • 8 g di baking powder o lievito per dolci senza aromi
  • ½ fava tonka
  • 1 pizzico di sale fino

Consuelo Tognetti
Scopri di più

Autrice del blog di cucina "I biscotti" della zia. Assaggiatrice del mondo, curiosa e vorace di sapore nuovi. La cucina è stata la mia salvezza ed oggi è diventata la mia vera passione.

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Autrice del blog di cucina "I biscotti" della zia. Assaggiatrice del mondo, curiosa e vorace di sapore nuovi. La cucina è stata la mia salvezza ed oggi è diventata la mia vera passione.

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