Cosa sono le giuggiole?
Le giuggiole sono piccoli frutti antichi, probabilmente originari dell’Africa centro-settentrionale. La loro coltura si è successivamente diffusa in Cina, India, arrivando sino all’Italia. Come anche per le sorbole o le more di gelso, non esiste più una coltivazione intensiva della pianta di giuggiolo. E, anzi, la loro produzione si è ristretta al solo campo familiare, motivo per il quale le giuggiole sono ormai molto difficili da trovare in commercio.
Un tempo, invece, queste facevano parte dell’alimentazione stabile degli italiani e a ben vedere, considerata la bontà e le ottime proprietà contenute nel frutto del giuggiolo. Ma conosciamo meglio benefici e caratteristiche di questo alimento dimenticato.
Giuggiole, cosa sono
Le giuggiole sono piccoli frutti prodotti dell’albero di giuggiolo, una specie di arbusto tardivo che arriva da lontano e introdotto in Italia dagli antichi romani. Il suo nome scientifico è Ziziphus jujuba, da qui il nome di giuggiola o anche zizzola.
La pianta fiorisce in primavera e fruttifica nel periodo autunnale, regalando piccole drupe verdi simili alle olive e dal sapore simile a quello della mela. Quando mature, invece, le zizzole sono di colore marrone scuro, scarlatto, e il loro sapore si fa dolcissimo. Talmente dolce che le giuggiole sono anche dette “datteri cinesi”.
Come si mangiano le giuggiole
Le giuggiole si possono consumare al naturale, appena staccate dall’albero o dopo qualche giorno dalla raccolta. Diversamente, si possono bollire, stufare, essiccare, candire o cuocere. E i suoi benefici per l’uomo aumentano dopo la trasformazione.
Dato il loro apporto zuccherino, questi fruttini si prestano anche alla preparazione di ottime marmellate e sciroppi e alla conservazione sotto spirito (una volta denocciolati). Si accompagnano bene con formaggi stagionati e ai piatti di carne.
In cucina si usano spesso anche essiccati o canditi, anche al posto dell’uvetta, per realizzare dolci e ricette della tradizione. Molto rinomato è anche il “brodo di giuggiole”, un liquore tipico del padovano e preparato dall’infusione dei frutti in alcool, talmente buono da essere passato come un detto popolare comune.
Proprietà e benefici del frutto
I frutti del giuggiolo per secoli sono stati impiegati dalla medicina popolare cinese per trattare una diversa serie di disturbi. E ancora oggi questi frutti sono impiegati nella preparazione di prodotti erboristici e integratori alimentari.
Questo perché le giuggiole sono incredibilmente ricche di vitamina C, alleata del sistema immunitario e dell’apparato cardio-respiratorio. Ne contengono mediamente 20 volte in più degli agrumi. Sono inoltre ricche di flavonoidi e adatte a favorire la riduzione dello stress e dell’insonnia. Hanno quindi proprietà calmanti e lenitive e, tra le tante, hanno anche funzioni antinfiammatorie, antiossidanti e digestive.
Ancora, una credenza popolare cinese vuole che durante la prima notte di nozze nella stanza degli sposi novelli vengano messe delle giuggiole come augurio di fertilità. Mentre gli abitanti dell’Himalaya le usavano per preparare un elisir d’amore, convinti che il profumo delle giuggiole facesse innamorare le donne.
