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Cosa significa cruelty free

Cosa significa cruelty free

La sperimentazione sugli animali in cosmesi è argomento controverso, cosa significa cruelty free e come fare acquisti più sicuri

La sperimentazione sugli animali in ambito cosmetico è argomento molto complesso e assai controverso. In Europa è vietata totalmente ormai dal marzo del 2013 e di fatto nessun cosmetico prodotto nei paesi della Comunità o importato da Paesi extra-UE deve aver operato test di laboratorio sugli animali. Quindi, sia che sul packaging si riporti la certificazione cruelty free, sia che non la si riporti, in linea teorica tutti i cosmetici acquistabili in Europa sono sicuri da questo punto di vista. Ma è veramente così? Vediamo cosa significa Cruelty free.

cosa significa cruelty free
FOTO: Anna Shvets @Pexels

Cosa significa Cruelty free

Cruelty free significa letteralmente senza crudeltà. Applicato alla normativa europea vale a dire che un qualsiasi prodotto cosmetico nato dopo il 2013 non può supportare in nessun modo la sperimentazione sugli animali. È un divieto totale e garantito dall’anno 2013.

La norma di fatto vieta sia la sperimentazione sugli animali sia del prodotto finito sia dei singoli ingredienti che lo compongono. Altresì, vieta l’importazione in Europa di ingredienti e prodotti cosmetici che prevedano questi test. Questo, però, significa anche che tutti i prodotti cosmetici formulati e testati prima del 2013, e che contengano ingredienti testati sugli animali prima della data del divieto, sono da considerare ammissibili alla vendita.

In conclusione, un’azienda cruelty free non è un’azienda che utilizza ingredienti MAI testati su animali, ma è un'azienda che si impegna da una certa data in poi, quella della sottoscrizione a tale politica, a non comprare più ingredienti "nuovi", quindi da testare su animali, per non incrementare la vivisezione.

Sì, perché secondo un’altra schizofrenica legge europea, normativa 92/32/CEE, invece, è obbligatorio testare ogni nuova sostanza chimica utilizzata nella produzione di cosmetici sugli animali.

Come capire se un prodotto è stato sperimentato sugli animali

Per garantire l’acquisto di cosmetici sicuri si è ricorsi a uno standard condiviso, la certificazione Leaping Bunny, l’unica che valga la garanzia di cruelty free.

È una misura internazionale che “stabilisce una data spartiacque precedente o simultanea all’atto della sottoscrizione stessa” dell’azienda - si legge sul sito dell’associazione LAV. La Lega Anti Vivisezione è l’unico membro italiano della coalizione di sorveglianza e abilitato al rilascio del logo Leaping Bunny, ovvero un coniglietto circondato da due stelline.

La dicitura corretta da ricercare sul retro dell’etichetta di un prodotto cruelty free, e l’unica ad essere ufficiale, è “Stop ai test sugli animali”. Questa assicura che non siano stati condotti test sugli animali o commissionati test ad aziende terze.

Per maggiore chiarezza, sul sito della LAV è possibile consultare una lista completa delle aziende che aderiscono agli standard cruelty free.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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