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Cosa si può mangiare negli States che il resto del mondo vieta?

Cosa si può mangiare negli States che il resto del mondo vieta?

Molto spesso capita di lamentarsi delle sostanze più o meno sospette che possono essere trovate nei cibi sui nostri scaffali. Qualche strano colorante, un ingrediente dal nome che si vedrebbe bene sull'etichetta di un veleno per topi e via discorrendo, eppure c’è chi sembrerebbe passarsela molto peggio di noi, basti pensare agli Stati Uniti.

Il dilemma dell’onnivoro

Nel libro intitolato Il dilemma dell’onnivoro l’autore Micheal Pollan lancia un avviso che potrebbe essere inteso come una provocazione: don't eat anything your great-grandmother wouldn't recognize as food, che parafrasando vorrebbe dire non mangiare niente che tua nonna non riconoscerebbe come cibo.

Noi Europei siamo stati seguaci molto attenti di questa teoria, in particolare abbiamo un timore decisamente spiccato per gli Ogm, che oltreoceano costituiscono ormai la normalità, ma ci sono altri alimenti su cui non ci piace scherzare, uno su tutti la carne.

No agli ormoni, a differenza degli States

Nel 1993, gli Stati Uniti, in particolare dalla FDA (Food and Drugs Administration), furono resi legali due ormoni sintetici per la crescita, l’rBGH e l’rBST. Una scelta non largamente condivisa anche perché generalmente le mucche sottoposte al trattamento incorrevano in problemi di salute anche gravi, compensati con l’utilizzo di più antibiotici, rischiando di innescare un circolo vizioso perverso. D’altro canto l’Europa ha vietato l’impiego di qualsiasi ormone fin dal 1981.

Coloranti artificiali no grazie

Alcuni coloranti largamente impiegati negli States come il Yellow 5, il Yellow 6 e il Red 40, utilizzati fondamentalmente per rendere alcuni alimenti più allettanti, potrebbero essere causa di iperattività in bambini altrimenti sani secondo alcuni studi, mentre altri sostengono che abbiano rischi di allergia o addirittura cancerogeni. Eppure l’FDA ne ha approvato l’impiego e solo le singole aziende possono decidere di impegnarsi per passare all’utilizzo di coloranti naturali, mentre altre si limitano ad utilizzarne versioni meno nocive solo per i prodotti esportati.

Olestra, quando l’ipocalorico vince sulla salute

Nominato dal Times tra le 50 peggiori invenzioni di sempre, l’olestra è un poliestere del saccarosio totalmente artificiale, un composto privo di calorie, grassi e colesterolo, creato per mantenere saporiti prodotti come le patatine senza aggiunta di grassi poco sani. Peccato che sia stato collegato a malattie gastrointestinali nei bambini e a terribili casi di dissenteria negli adulti.

Ancora convinti di essere messi così male sul fronte alimentare in Europa?

Fonti: thisisinsider.com


Matteo Buonanno Seves
Matteo Buonanno Seves
Scopri di più
Un giovane laureato in Scienze Gastronomiche con la passione per il giornalismo e il mai noioso mondo del cibo, perennemente impegnato nel tentativo di schivare le solite ricette e recensioni in favore di qualcosa di più originale.
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