Cosa fare con il frutto di sorbo, albero antico del Mediterraneo

Il frutto del sorbo, detto sorbola o sorba, si presenta come un piccolo pomo, molto simile nella forma a una piccola mela o a una pera. Il sapore è dolce, la consistenza morbida e un tempo era alimento diffuso e facente parte della dieta stabile degli italiani.
La coltivazione del sorbo domestico, infatti, nonostante oggi sia in disuso e quasi dimenticata, un tempo era comune tanto al nord quanto al sud della penisola e si praticava soprattutto a scopo alimentare. Riscopriamo insieme questa pianta, le sue proprietà e gli utilizzi del frutto.

Che frutto è la sorbola o sorba
Il frutto del sorbo è una primizia autunnale oggi quasi dimenticata e difficile da trovare. Si presenta molto simile a una piccola mela o a una pera, questo dipende dalla varietà di pianta. Il colore sfuma dal giallo al rosso per diventare bruno a maturazione. La polpa è morbida e dolce.
Un tempo le sorbole erano molto diffuse a scopo alimentare e, poiché ricche di proprietà benefiche, nel tempo hanno guadagnato anche buona fama. In età medievale addirittura si consideravano frutti fortunati, capaci di portare fortuna e allontanare molti mali.
Questo probabilmente perché le sorbole sono ricche di vitamina C, ottima per il metabolismo e contro i malanni di stagione. E contengono acido malico, quello contenuto nelle mele anche, per cui il consumo del frutto può migliorare i processi digestivi, combattere l’acidità gastrica e favorire l’attività del fegato.
Come si mangiano le sorbole
Per essere gustate le sorbole devono fare un periodo di ‘ammezzimento’, cioè di maturazione al chiuso. Infatti, poiché pronti in tardo autunno, questi frutti sono vulnerabili ai cambiamenti del clima e alla caduta. Allora, si preferisce raccogliere i pomi quando non ancora maturi per farli ‘ammezzire’ al riparo.
Durante questo periodo, grazie alla trasformazione degli zuccheri, la polpa delle sorbole si ammorbidisce, diventano di colore più scuro e soprattutto più dolci e saporite. Quando pronte si mangiano al naturale.
Oltre al consumo fresco i frutti del sorbo si possono essiccare e mangiare come fosse prugne. Si possono fare marmellate e, se passate a dovere, le sorbole sono ottime per preparare una purea. In passato la polpa veniva addirittura utilizzata mescolata alla farina per allungare gli impasti quando questa scarseggiava.
Oggi reperire le sorbole è veramente impossibile. Varrebbe invece la pena recuperare la coltivazione di questa pianta mediterranea per tornare a gustare abitualmente un frutto tanto buono quanto salutare.
