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Cos'è la nocchiata, il dolce servito tra le foglie di alloro

Cos'è la nocchiata, il dolce servito tra le foglie di alloro

Foglie dell’alloro e dolci con frutta secca e nel Lazio è Natale, ecco cos’è la nocchiata artenese e come preparare in casa il dolce

Alloro e dolci di Natale? La ricetta giusta è quella della nocchiata artenese. Parliamo di una leccornia delle festività tipica della tradizione laziale. È una base croccante di frutta secca e miele, servita tra due foglie d’alloro. Un dolce povero certo, il torrone dei contadini, ma dal profumo unico e un gusto prezioso.

Ad Artena, piccolo comune nella provincia a sud di Roma, il dolce all'alloro si chiama comunemente nocchiata, dal dialetto “nocchia” cioè nocciola, l’ingrediente principe della ricetta insieme solo al miele e alle foglie d’alloro. In altre zone è conosciuto come nociata, perché la base è preparata con noci anziché nocciole, ma la tradizione è certamente la stessa.

alloro e dolci
Foto: @Paola Daprano

Alloro e dolci di Natale: il profumo delle feste

La nocchiata è un dolce tipico del Natale laziale. In buona compagnia insieme anche a pangialli e biscotti secchi di ogni genere, appartiene alla tradizione familiare e la sua ricetta si tramanda quasi in ogni famiglia di generazione in generazione.

Arricchito di miele e frutta secca, il biscotto croccante, in realtà incredibilmente morbido al palato, è semplice da fare e si mantiene a lungo. Proprio per questo è usanza preparare la nocchiata anche qualche giorno prima dell’inizio delle ricorrenze e consumarla durante tutto il corso delle feste e fino all’Epifania.

Servita tra le foglie d’alloro, le nocciole e il miele si aromatizzano impreziosendo il gusto di ogni morso. Il risultato è un dolce squisito e dal profumo avvolgente, lascito di una tradizione povera contadina, in realtà ricca di orgoglio e sapiente.

Come preparare la nocchiata artenese

Per preparare una nocchiata artenese tradizionale servono solo:

  • 200-300 grammi di nocciole, meglio se biologiche.
  • 300 grammi di miele, solitamente si usa un miele saporito come quello del castagno.
  • foglie di alloro fresche quante ne bastano per ricoprire il composto preparato. Si possono utilizzare anche foglie secche ma l’aroma del dolce sarà meno chiaramente intenso.

Come procedere

Con un coltello sminuzza le nocciole grossolanamente. Uniscile in un pentolino con il miele portato a bollore a fuoco lento e lasciale cucinare per qualche minuto amalgamando con cura. Spegni il fuoco e lascia addensare il composto.

Su un piano di lavoro leggermente inumidito versa il composto e stendilo con le mani (anch’esse inumidite) a formare una specie di rettangolo dallo spessore di circa mezzo centimetro. Quando abbastanza freddo da mantenere la forma (bastano pochi minuti per avere un composto meno appiccicoso), taglia il rettangolo in strisce e poi ricavane dei rombi.

Ogni rombo croccante deve essere chiuso tra due foglie d’alloro. Lascia freddare in frigorifero. La nocchiata è pronta per essere servita. Nonostante il raffreddamento, il dolce resterà morbido e croccante a ogni morso.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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