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Cos'è la cosmetica kosher

Cos'è la cosmetica kosher

La cosmetica kosher (o kasher) segue le particolari regole alimentari ebraiche, che prendono in considerazione i dettami della Torah.

Il mondo della cosmetica kosher - o kasher - cresce di anno in anno: questi termini si riferiscono ad una serie di regole che normalmente si trovano associate all’alimentazione ebraica, ma in alcuni casi possono interessare anche la cosmesi. Queste regole sono particolarmente sentite quando si parla di prodotti che potrebbero essere potenzialmente ingeriti, anche solo in tracce, come il rossetto, oppure cosmetici per la pelle.

A cosa fare attenzione nella cosmetica kosher

Il mondo della cosmetica kosher è molto complesso e può diventare più o meno regolato a secondo della comunità di cui si fa parte. Solitamente sono enti certificatori appositi o un rabbino a decretare se un prodotto sia o meno kosher, e per fare questo vengono prese in considerazione le materie prime con cui è preparato e i processi utilizzati nella sua lavorazione.

L’applicazione di questo protocollo può valere in particolar modo per alcuni cosmetici, come il rossetto, anche se in questi casi possono sovrapporsi altre regole. C’è per esempio la batel b’shishim, o «legge della nullificazione», che sottolinea come si possa soprassedere su una contaminazione di una parte su 60.

Se ci si vuole accertare che un prodotto rientri nella cosmetica kosher è una buona idea valutare quale sia l’ente che ha svolto la sua certificazione, oppure rivolgersi ad un rabbino.

Le indicazione per l’utilizzo della cosmetica kosher

Truccarsi, per chi segua la Torah, non significa limitarsi alla cosmetica kosher: in giornate come lo Shabbat o lo Yom Tov si devono seguire alcune indicazioni molto precise, ciascuna con un suo nome. Tutto questo ha a che vedere con i melachah, attività che andrebbero evitate durante il giorno dello Shabbat. Se ne contano 39 in totale e 3 di queste possono influire sull’attività del truccarsi:

  • Tochein: traducibile con macinare, è un’azione che non può essere svolta. Questo comprende anche lo sfregamento per trasformare cosmetici kosher solidi in polvere, come il fard.
  • Mimarayach: l’atto di spalmare o lisciare è proibito, pertanto in queste giornate niente fondotinta, rossetto, burrocacao o altri prodotti come creme per la pelle.
  • Tzovaya: colorare o tingere, altre due azioni che non possono essere fatte, in determinate circostanze, anche se si dispone di cosmetica kosher.

Non sono solamente queste le indicazioni che devono essere rispettate da chi segue la Torah, per avere un quadro più completo della situazione è bene rivolgersi, come abbiamo accennato prima, ad un rabbino. In ogni caso è facile che sentiremo parlare sempre più spesso di cosmetica kosher, meglio tenere gli occhi aperti.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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