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Cos'è il reiki e come funziona la tecnica di autoguarigione giapponese

Cos'è il reiki e come funziona la tecnica di autoguarigione giapponese

Il reiki è una pratica spirituale annoverata tra le medicine alternative in quanto priva di fondamenta scientifiche che mira a trattare i malanni fisici, emozionali e mentali.

Il primo a praticare reiki fu Mikao Usui nel 1895. Egli affermò di aver ricevuto il dono di guarire con l’energia dopo aver trascorso tre settimane di digiuno e meditazione sul monte Kurama, in Giappone. Decide così di fondare a Tokyo il primo Reiki Ryoho Gakkai e insegnare la pratica a coloro che fossero interessati. La pratica però non ha nessun fondamento scientifico, quindi potrebbe risultare inefficace o dannosa.

Il reiki come tecnica di autoguarigione

È solo grazie a Hawayo Takata però che derivano tutte le conoscenze del reiki che abbiamo in occidente. Fu lui a formare i primi 22 master reiki (previo pagamento di 10.000 dollari) che poi avviarono una diffusione più capillare della disciplina. A Usui però si devono i Cinque Principi Etici che accomunano tutti i master reiki:

  • Non ti arrabbiare;
  • Non ti preoccupare;
  • Sii grato;
  • Lavora sodo su di te;
  • Sii gentile verso tutti gli esseri viventi

Il Master Reiki è colui che ha ottenuto il Terzo Livello di formazione e che è in grado di attivare l’energia in altre persone. Il Primo Livello, quello di iniziazione invece, permette di acquisire la capacità di accedere all’energia, mentre il Secondo Livello abilita alla «cura a distanza» avvalendosi di speciali simboli che creano una connessione temporanea tra praticante e ricevente. È curioso poi notare come gli esperti di reiki affermino che non sia vincolato nel tempo e possa essere inviato anche al passato e al futuro.

Come funziona il Reiki?

Il reiki viene spesso utilizzato come tecnica di autoguarigione poiché è ritenuto un metodo semplice ed efficace per ridurre lo stress, rilassarsi attraverso la meditazione e ripristinare la salute fisica. È possibile però fare delle sedute di reiki con un operatore qualificato. In questo caso il ricevente, ossia colui che desidera ricevere l’energia, si trova in una posizione di relax in un ambiente tranquillo. L’operatore canalizza l’energia attraverso le mani in varie parti del corpo e individua dove ce n’è più bisogno.

Il reiki non essendo una medicina non presenta alcuna controindicazione, ma come tutte le pratiche olistiche non presenta certezza nell’essere efficace o dannoso per l’individuo. Come precisano L’American Cancer Society, il Cancer Research britannico e il National Center for Complementary and Integrative Health, questa disciplina non può sostituire o essere un’alternativa alla medicina tradizionale.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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