inNaturale
Home
>
Cosa comunica il pelo della puzzola

Cosa comunica il pelo della puzzola

Il colore del pelo della puzzola americana è un segnale che mette in guardia i predatori dal cattivo odore che emette quando è in pericolo.

Il colore del pelo della puzzola americana ha un suo significato e una sua utilità nella comunicazione. Infatti, gli animali comunicano in diversi modi. A volte in maniera attiva, come ad esempio con ruggiti, ululati o cinguettii e altri versi. Alte volte, invece, in maniera passiva, come accade con il colore delle squame, della pelle o del pelo. I ricercatori hanno approfondito il significato del pelo della puzzola, come questo cambia e il perché.

Cosa comunica il pelo della puzzola
@envatoelements

Il colore del pelo della puzzola americana: aposematismo

Quando il colore di un organismo vivente ne comunica una caratteristica si parla di aposematismo. Nel caso del pelo della puzzola americana (moffetta o moffetta striata), il caratteristico mantello nero attraversato da due strisce bianche che vanno dal muso alla coda è un segnale ben chiaro per i predatori. Questi ultimi imparano ad associare questa colorazione con il nauseabondo odore che la puzzola americana emette quando si sente in pericolo.

Il colore del pelo della puzzola americana è un esempio di aposematismo. In natura ne esistono tanti altri. Ad esempio, anche i colori accesi del serpente corallo o della rana freccia sono un chiaro segnale di allarme che mette in guardia sul veleno di cui sono dotati questi animali. Ci sono poi dei casi in cui degli animali "bluffano" imitando i colori di altre specie pericolose e spacciandosi per esse.

La ricerca sul colore del pelo della puzzola americana

Il colore del pelo della puzzola americana è quindi un segnale inequivocabile che i predatori sanno riconoscere ed, eventualmente, tenersi alla larga. Tuttavia, una ricerca condotta dall’Università Statale della California di Long Beach ha riscontrato la presenza di puzzole americane con il pelo di altri colori.

Questo ha stupito i ricercatori perché l’aposematismo è più efficace se esiste uniformità e più esemplari della stessa specie hanno lo stesso colore. Il gruppo di ricerca guidato dall’ecologo Ted Stankowich ha studiato la pelliccia di 749 esemplari di puzzola americana. Alcuni esemplari presentavano una macchia bianca sul muso oppure il pelo completamente nero o bianco.

Le ipotesi sul diverso colore del pelo della puzzola americana

I ricercatori della Università Statale della California di Long Beach hanno elaborato un’ipotesi che giustifica i diversi colori del pelo della puzzola. Secondo Stankowich, gli esemplari con un colore del mantello diverso da quello solito provenivano da aree in cui c’erano meno predatori. Per tanto, in quelle aree le puzzole subivano una minore selezione da parte dei predatori.

In questo modo, era più facile che anche le puzzole con il pelo di un colore diverso potessero riprodursi e trasmettere i loro geni alla generazione successiva. Diversamente, nelle aree in cui il numero di predatori era maggiore, il pelo degli esemplari di puzzola erano più simili a quello aposematico: nero con le due strisce bianche. Questo perché i predatori riconoscevano il colore e il fastidioso odore. Di conseguenza, era più facile che sopravvivessero le puzzole con il classico mantello.

Lo zampino dell’uomo

I ricercatori guidati da Stankowich si sono chiesti anche se l’uomo potesse aver influito in qualche modo sulla diversa colorazione del pelo della puzzola americana. La risposta è affermativa. Infatti, l’uomo ha cacciato ed ha ridotto il numero dei predatori nelle aree in cui gli esemplari di puzzola americana avevano un colore della pelliccia diverso da quello caratteristico a cui siamo tutti abituati.


Emmanuele Occhipinti
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
Scopri di più
Una passione per la natura coltivata fin da piccolo mi ha condotto a studiare Scienze dell’Ambiente e della Natura ma, in seguito ad un sogno rivelatorio (se si vuole credere a questa versione), mi sono ritrovato con carta, penna ed un sogno nel cassetto.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte