inNaturale
Home
>
Contrastare il cambiamento climatico: l’economia circolare

Contrastare il cambiamento climatico: l’economia circolare

L’economia circolare è essenziale per contrastare il cambiamento climatico, permette di ripensare lo sviluppo economico senza generare rifiuti

Come si può contrastare davvero il cambiamento climatico? Una risposta arriva dall’economia circolare, che persegue un obiettivo simile ai principi del “Leave no Trace”. È incentrata sul concetto del “Cradle to cradle”, dalla culla alla culla, introdotto da Michael Braungart e William McDonough. Questo ha sostituito il vecchio paradigma “Cradle to grave”, dalla culla alla tomba.

Contrastare cambiamento climatico

Cos’è l’economia circolare?

Pensare di contrastare il cambiamento climatico con un nuovo modo di fare economia è basilare. Ma cosa si intende per economia circolare? Si tratta di un nuovo modo di pensare lo sviluppo economico, affinché sia progettato come riparatore e rigenerativo, separando la crescita dal consumo di risorse finite e generando un’impronta meno pesante per l’ambiente circostante. L’economia circolare si basa su tre principi: progettare prodotti privi di rifiuti e inquinamento; riciclare e migliorare i materiali in uso e rigenerare i sistemi naturali. In che modo l’economia circolare può offrire percorsi e risultati alternativi?

Progettare prodotti privi di rifiuti e inquinamento

Contrastare il cambiamento climatico grazie all’economia circolare è possibile. Due esempi arrivano dal US Plastic Pact e dalla Ong Zero Waste Cities. La prima è un’iniziativa lanciata dal WWF e dal Recycling Partnership per ripensare il modo in cui le materie plastiche sono progettate, utilizzate e riusate. A essa hanno aderito più di 60 marchi, tra cui Coca-Cola, L’Oreal, Danone, Unilever, e Walmart con l’obiettivo di rendere tutti gli imballaggi in plastica riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025. Zero Waste Cities è, invece, impegnata per eliminare gradualmente i rifiuti senza bruciarli o collocarli in discarica, ma creando sistemi che non ne generino. La Ong ha sviluppato una rete in 24 paesi e ha competenze che vanno dall’implementazione della raccolta differenziata a schemi di raccolta Pay as you throw (Payt) e sistemi di restituzione dei depositi (Drs).

Riciclare e migliorare i materiali in uso

Un altro esempio per contrastare il cambiamento climatico attraverso l’economia circolare arriva dalla start-up Redwood Materials, avviata dal co-fondatore di Tesla JB Straubel. Questa società ha sviluppato processi per riciclare i prodotti di scarto delle batterie per veicoli elettrici, da ridistribuire in nuove batterie.

Rigenerare i sistemi naturali

Contrastare il cambiamento climatico con l’economia circolare è possibile anche con servizi innovativi. Un esempio arriva da Regen Network, una start-up che offre servizi di Internet of Things (IoT) come strumenti di supporto alle attività legate alla rigenerazione delle risorse naturali. Gli agricoltori che con il loro lavoro contribuiscono alla decarbonizzazione possono guadagnare crediti di compensazione. Questo tipo di approccio può essere previsto per la riforestazione o la conservazione delle zone umide. I crediti guadagnati possono poi essere utilizzati sulle piattaforme di scambio di quote di emissioni. Anche la Ong Ellen Macarthur Foundation ha intrapreso una strategia sul settore finanziario per accelerare la transizione verso l’economia circolare con prodotti e servizi connessi a piattaforme infrastrutturali emergenti.

Quali sviluppi futuri?

L’economia circolare diventa sostanziale per contrastare il cambiamento climatico, all’interno del suo paradigma infatti le stesse istituzioni finanziarie hanno grandi opportunità con la possibilità di lanciare prodotti innovativi, acquisire nuovi clienti e ridurre l’impatto ambientale. Il mercato della compensazione delle emissioni di carbonio potrebbe diventare centrale. Ma i crediti di compensazione potrebbero essere addirittura guadagnati durante l’infanzia e i proventi monetizzati essere usati per finanziare le future tasse universitarie. E per quanto riguarda i prodotti arrivati alla fine del loro ciclo di vita, potrebbero essere restituiti ai produttori e venire riciclati o migliorati nelle loro componenti mentre i clienti potrebbero ricevere in cambio un credito da utilizzare per un nuovo acquisto

Se contrastare il cambiamento climatico è responsabilità di tutti, l’economia circolare fornisce un’importante risposta. Ma restano ancora da vincere alcune sfide più gravi come decarbonizzare i quattro materiali ad alta intensità di carbonio più utilizzati nella nostra società: acciaio, cemento, plastica e fertilizzanti sintetici. Se per la plastica si è già mosso qualcosa, rimangono ancora da valutare gli sviluppi sugli altri materiali.


REDAZIONE
REDAZIONE
Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Scopri di più

Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte