Congiuntivite, un disturbo frequente in primavera
Le giornate si allungano, il sole si fa più tiepido, la natura percepisce le temperature più elevate e si risveglia colorando prati e balconi di fiori. Con i primi caldi arrivano inevitabilmente anche i primi pollini e le graminacee. E con loro anche i problemi di allergia che provocano la congiuntivite, un disturbo molto diffuso in primavera.
Congiuntivite, il malanno del cambio stagione
In primavera aumentano i casi di allergia ma sfatiamo subito un mito: la congiuntivite non è solo un male legato alla primavera. Anche in autunno molte persone sono colpite da questo fastidioso disturbo. Con l’arrivo della bella stagione il problema è causato principalmente dall’impollinazione. L’aria si riempie di sostanze di per sé innocue, che però in alcuni soggetti possono causare infiammazioni che sono alla base di reazioni allergiche che colpiscono, tra l’altro, anche gli occhi. Analogamente in autunno, non sono più i pollini a scatenare il problema bensì altri allergeni dispersi nell’aria dalla caduta del fogliame delle piante. Ma vediamo più nel dettaglio cos’è la congiuntivite che colpisce tante persone proprio in questa stagione.
Congiuntivite, i sintomi del mal di primavera
La congiuntivite è un’infiammazione della membrana trasparente che riveste la parte bianca dell’occhio. Quella membrana si chiama congiuntiva, appunto. Quando si infiamma, si manifestano dei minuscoli vasi sanguigni che fanno apparire visibilmente arrossata la sclera dell’occhio, ovvero la parete bianca. In queste condizioni, la congiuntiva di ispessisce e si produce un fenomeno detto chemosi congiuntivale, cioè si forma nell’occhio una specie di patina gelatinosa bianca, spesso associata alla sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio. I sintomi principali sono prurito, dolore, irritazione e conseguente lacrimazione abbondante. Chi soffre di congiuntivite allergica lamenta spessissimo ipersensibilità alla luce e vista sfocata.
Le principali cause della congiuntivite
Le cause alla base della congiuntivite non sono sempre dovute all’arrivo della primavera. Non esiste, infatti, solo la congiuntivite allergica, ma questo disturbo può avere anche un’origine infettiva, ovvero può essere può essere anche causato da virus e batteri. Il problema principale, in ogni caso, è un’alterazione del sistema immunitario. Nel caso della congiuntivite allergica che si manifesta più frequentemente in primavera, si tratta in realtà di iper immunità, se così si può definire. Il sistema immunitario è molto reattivo e percepisce una qualche sostanza (polline, graminacee, granelli di polvere) come allergeni e quindi reagisce scatenando un attacco molto forte. Il cortisone contenuto in spray e colliri prescritti in caso di congiuntivite allergica inibisce la risposta immunitaria ed è proprio per questo che chi ne fa uso ne trae sollievo.
Consigli pratici
Un primo consiglio utile per chi è stato colpito da congiuntivite allergica è quello di indossare occhiali da sole, per attenuare la fotosensibilità dell’occhio e per impedire che altre particelle di polline o altri allergeni colpiscano l’occhio. Si consiglia anche di non indossare lenti a contatto per non irritare ulteriormente la membrana dell’occhio ma se proprio non se ne può fare a meno, e se l’occhio le sopporta, è opportuno scegliere almeno quelle giornaliere.
Rivolgersi ad un medico oculista è la cosa migliore da fare ma per dare sollievo agli occhi mentre aspettiamo che ci riceva, potrebbe essere utile fare degli impacchi di camomilla. Anche se il prurito è forte e l’istinto di grattarsi e strofinare gli occhi è irresistibile, è tassativo evitare di toccare gli occhi. Lavare spesso le mani, in ogni caso, per precauzione, ed evitare ambienti fumosi e polverosi.
