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Con lo smartphone facciamo collezione di allergeni: a dirlo è la scienza

Con lo smartphone facciamo collezione di allergeni: a dirlo è la scienza

Uno studio ha mostrato che gli smartphone ci espongono al contatto con grandi quantità di allergeni, ma limitare i rischi è possibile

Gli smartphone sono ormai parte della nostra vita, ma utilizzandoli ci esponiamo al contatto con grandi quantità di batteri e allergeni. A dimostrarlo ci ha pensato un recente studio che ha lanciato l’allarme su quanto i dispositivi elettronici possano essere pericolosi per chi soffre di patologie respiratorie, allergie e asma. I ricercatori hanno, fortunatamente, anche evidenziato che, facendo attenzione alla pulizia, rendere il bilancio meno pesante è possibile.

smartphone allergeni
Foto: JÉSHOOTS @Pexels

Lo studio su smartphone e allergeni

La scienza ha mostrato che con gli smartphone ognuno di noi fa quotidianamente la raccolta di batteri e allergeni. Il lavoro, presentato all’annuale meeting dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI) di Louisville ha evidenziato dati interessanti. I ricercatori hanno creato modelli di telefono con superfici e dimensioni simili a quelle dei cellulari reali. Questi, utilizzati da 15 volontari, sono stati, poi, puliti con apposite salviette elettrostatiche su cui sono state, poi, ricercate varie sostanze. Il test ha rivelato la presenza di allergeni di cani e gatti, endotossine e BDG. Questi ultimi si trovano nelle cellule fungine, mentre le seconde sono in grado di causare infiammazioni.

Cosa significa?

I dati su quanto gli smartphone possano esporci al contatto con allergeni e sostanze dannose devono essere considerati significativi. Secondo un’indagine di Strategy Analytics datata 2021 la metà della popolazione mondiale possiede uno smartphone. In media tocchiamo i piccoli dispositivi più di 2.600 volte al giorno e questo ci espone a considerevoli rischi. Se dopo tali gesti portiamo le mani a occhi, naso e bocca possiamo, infatti, introdurre nel nostro organismo sostanze capaci di causare problemi alle vie respiratorie. Esse possono, infatti, innescare violente reazioni immunitarie e infiammatorie, provocare il rilascio dell’istamina e, innescare, quindi, delle vere e proprie crisi allergiche. Per persone soggette a simili patologie, e per chi soffre d’asma, le conseguenze possono essere importanti.

Pulire lo smartphone

Per evitare che il nostro smartphone si trasformi in un ricettacolo per batteri e allergeni pulirlo è fondamentale. I ricercatori hanno provato a capire quali siano le sostanze più adatte. Dopo vari test è emerso che un mix di clorexidina e cloruro di cetilpiridinio erano molto efficaci contro endotossine e BDG. Per eliminare gli allergeni, invece, l’acido tannico è risultata l’arma più utile. Simili soluzioni non sono, purtroppo, reperibili in commercio e spesso le si sostituisce con sgrassatori di uso domestico, prodotti per il lavaggio dei vetri e simili. Questi, oltre a danneggiare i dispositivi, non si dimostrano altrettanto efficaci.

Gli scienziati non hanno fornito indicazioni precise sulla frequenza con cui dedicarsi alla pulizia ma ognuno dovrebbe considerarla parte integrante della propria quotidianità.

Dai nostri smartphone allergeni e batteri possono entrare in contatto con il nostro organismo e causare problemi. Nella nostra vita quotidiana ci esponiamo a germi e sostanze dannose continuamente e azzerare i rischi è impossibile. Fare attenzione a scarpe, vestiti e capelli è, però, una buona idea. Per chi vive con animali domestici, poi, la cautela è anche maggiormente d’obbligo.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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