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Come usare l'alloro in cucina, ricette e consigli

Come usare l'alloro in cucina, ricette e consigli

Per il suo aroma intenso è tra le erbe aromatiche più utilizzate nel Mediterraneo, ecco come usare l’alloro e cosa si può fare in cucina

Un tempo diffuso per scopi curativi, oggi maggiormente apprezzato come pianta aromatica, l’alloro è un’erba perfetta da usare in cucina. Le foglie si possono cogliere in qualsiasi stagione dell’anno e si usano fresche, essiccate o polverizzate. Sono coriacee quindi dure a cucinare e per questo mantengono ottimamente il sapore anche nelle alte temperature del forno.

Il gusto deciso dell’alloro accompagna molti piatti diversi, dalle minestre alle carni, specie quelle grasse. Si sposa bene anche con il pesce e non sfigura certo con i dolci. Ecco allora come si può usare l’alloro in cucina e come trarne beneficio.

come usare l'alloro
FOTO: Alexandra Koch @Pixabay

Come usare l’alloro in casa

L’alloro è una pianta mediterranea sempreverde, semplice da coltivare sia in giardino che in balcone. Resiste bene alle basse temperature e si può giovare dei suoi benefici tutto l’anno. In cucina si presta a diverse preparazioni.

Dell’alloro si usano le becche ma soprattutto le foglie. Queste se fresche hanno un aroma deciso e forte, da secche o in polvere sono più delicate. Se ben conservate, le foglie d’alloro possono stare in credenza anche sei o sette mesi, oltre i quali poi perdono lentamente tutto il profumo.

Si può usare l’alloro fresco?

Secondo una credenza popolare le foglie d’alloro consumate fresche sarebbero tossiche. Ma questa è appunto una credenza. In realtà si utilizzano spesso fresche e, grazie all’olio essenziale che contengono, anche masticare le foglie d’alloro reca benefici all’organismo.

Le foglie fresche non sono tossiche

Quest’equivoco nasce da passata esperienza. Qualche generazione fa l’alloro era una pianta molto diffusa lungo la nostra Penisola e facilmente reperibile. Siepi e frasche d’alloro si trovavano un po’ ovunque e la coltivazione a scopo alimentare della pianta non era troppo diffusa. Di fatto, raccogliendo rami d’alloro tra le siepi, non sono stati troppo rari casi di intossicazione da foglie di oleando, pianta invece altamente tossica.

In vero, l’oleandro ha foglie più scure e allungate dell’alloro e con un po’ d’attenzione distinguerlo non è un problema. Comunque, per non far confusione molti preferiscono usare solo le foglie essiccate, ma l’alloro non è una pianta velenosa. Per chi è sicuro di poterla raccogliere correttamente o per chi la volesse coltivare in casa, il consumo delle foglie fresche è considerato sicuro.

Cosa si può fare con l’alloro

In cucina l’alloro si usa in molti modi. Insaporisce magnificamente le verdure ed è usato per esempio con la zucca al forno. Sta bene nelle zuppe di legumi, nei brodi, nelle minestre e nei risotti - vedi un risotto con pere, noci e polvere d’alloro! Anche un pesce al forno profumato all’alloro e patate non deve essere male e meno risaputo, ma altrettanto gustoso, è lo sposalizio dell’alloro i con gamberi e crostacei in genere.

La cottura con le carni è invece storia nota. Le foglie d’alloro hanno proprietà digestive, con effetti benefici su stomaco e intestino, e si equilibra perfettamente con carni grasse e arrosti. È amato con la selvaggina, impreziosisce la cottura di arrosticini di pecora e spiedini. E in una teglia con pollo, limone e arance, questa magnifica erba aromatica riesce a valorizzare anche carni dal sapore più delicato.

Quello dell’uso dell’alloro nei dolci è un altro capitolo!


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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