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Come si diventa maestri di sushi

Come si diventa maestri di sushi

Scoprire come si diventa maestri di sushi significa imparare qualcosa di più sulla cultura giapponese, fatta di tradizione e dedizione ai massimi livelli.

Per diventare maestri di sushi occorrono anni di preparazione, minimo una decina per arrivare ad essere rispettati come chef. Il percorso inizia in maniera simile a quello di un cuoco professionista, con i lavori più semplici in cucina, dalle pulizie alle consegne. Durante questa prima fase l’aspirante maestro di sushi potrà immergersi nell’atmosfera di una cucina professionale, avvicinandosi in maniera sempre più decisa alla professione.

Il sushi non è un mestiere, ma un’arte

Nonostante in occidente sia più probabile imbattersi in ristoranti che propongono sushi per pochi euro, per diventare maestri di sushi occorre iniziare la pratica in un vero locale in Giappone, al fianco di uno chef professionista certificato. Preparare il sushi è un’operazione che richiede tempo e estrema dedizione, per questo mangiarlo originale è veramente difficile fuori dal suolo nipponico. Gli aspiranti maestri solitamente finiscono il liceo e iniziano immediatamente il loro apprendistato cominciando dalle operazioni più umili come la pulizia dei piatti.

La prima operazione che decreta l’entrata del neofita nella brigata di cucina è la preparazione del riso: per quanto questo ingrediente tenda ad essere sottovalutato dalla maggior parte delle persone, il suo ruolo nel creare del sushi superlativo è insostituibile. In più ogni ristorante ha la sua variante della ricetta tradizionale, motivo per cui bisogna essere considerati degni di fiducia per poterlo preparare.

Gli insegnamenti finali dei maestri di sushi

Per diventare maestri di sushi uno degli ultimi passi è la selezione del pesce. Solitamente lo chef professionista porta il suo apprendista con sé e lo mette in contatto con i propri fornitori, un onore che pochissime persone possono vantare. A quel punto il praticante viene considerato a tutti gli effetti parte della brigata, una questione fondamentale considerando che il sushi è da considerare un lavoro di squadra.

Nel frattempo l’apprendista avrà imparato a lavorare anche altri ingredienti come il uova e carne, impratichendosi nell’arte della fermentazione con piatti come il natto. Dall’inizio dell’esperienza possono passare anche più di dieci anni, un percorso che richiede una grandissima dedizione e un impegno inossidabile.


REDAZIONE
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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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