Come riconoscere il prezzemolo selvatico

Il prezzemolo selvatico, nome scientifico Petroselinum crispum, è una pianta aromatica e officinale dalle ottime virtù. Appartiene alla famiglia delle Ombrellifere e, per tanto, è lontana parente della temuta Cicuta, con la quale si confonde facilmente per aspetto. Per questo, onde evitare errori ed eventi avversi, è molto importante conoscere e saper riconoscere la pianta al suo stato selvatico.
Ma ricordate, nel foraging vale sempre la stessa regola: se non siete veramente sicuri di ciò che state raccogliendo, meglio evitare.

Riconoscere il prezzemolo selvatico: ecco come
Il prezzemolo selvatico è una pianta molto resistente e di larga diffusione, caratteristica che ha ispirato diversi detti popolari. Uno su tutti: “spuntare come il prezzemolo” o “prezzemolino” per indicare una persona invadente o sempre presente.
Il prezzemolo è pianta originaria dei paesi asiatici, ma che ha trovato perfetto asilo e diffusione nelle regioni mediterranee, dove, appunto, cresce un po’ ovunque e con una certa invadenza.
È una pianticella dal colore verde inteso e brillante, non dissimile dalle varietà coltivate, che allo stato spontaneo cresce anche fino agli 50/60 centimetri. Ha steli sottili e foglie frastagliate che emanano il tipico odore. Le varietà di montagna, però, sono di colore verde scuro e generalmente hanno foglie arricciate, mentre le varietà marittime hanno foglia liscia e un colore più acceso.
Qual è il prezzemolo spontaneo commestibile
Il prezzemolo selvatico è assolutamente commestibile e anzi è un’aromatica molto utilizzata per insaporire primi piatti e minestre, carni e pesci. Si usa insieme ad altre verdure per esaltarne il sapore e sono comuni intingoli e salse a base di prezzemolo per accompagnare le pietanze.
Ha grande validità anche come pianta officinale per le sue proprietà diuretiche, antisettiche e antispasmodiche, oltre a essere l’erba aromatica con la più alta concentrazione di vitamina C, utilissima per la salute e il corretto funzionamento del sistema immunitario dell’uomo.
Il prezzemolo è velenoso?
Il prezzemolo, quindi, non è velenoso. La pianta, però, contiene anche buone quantità di apiolo che, concentrate nell’olio essenziale di prezzemolo, è sostanza responsabile degli effetti abortivi della pianta. Non a caso, in passato un altro nome comune per riferirsi alle case chiuse, oltre che a “bordello” o “casino”, era “case del prezzemolo” proprio per l’abbondante uso che se ne faceva all’interno al fine di interrompere gravidanze indesiderate. Se ne sconsiglia, dunque, l’utilizzo in caso di gravidanza e allattamento.
Invece, più spesso si raccomanda di fare attenzione a raccogliere il prezzemolo selvatico perché molto simile per aspetto alla temuta pianta di Cicuta, altamente tossica.
