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Coltivazione di mele: il cambiamento climatico è una concreta minaccia

Coltivazione di mele: il cambiamento climatico è una concreta minaccia

Puntare sulla coltivazione di mele significa oggi battersi contro il clima ma, nonostante l’impegno degli agricoltori, si registrano danni quasi ovunque

Il riscaldamento globale è una concreta minaccia per la coltivazione di mele. Gli agricoltori si stanno impegnando per adattarsi al clima impazzito, ma, spesso, ghiacciate fuori stagione, piogge torrenziali e ondate di calore non lasciano scampo. I fenomeni meteo estremi stanno causando danni al settore tanto negli USA, quanto in Italia e cercare strategie per il futuro è ormai una priorità.

coltivazione di mele
Foto: Zen Chung @Pexels

La coltivazione di mele

Dedicarsi alla coltivazione di mele è oggi un rischio. I meli sono in grado di crescere in varie zone, ma prediligono ambienti caratterizzati da inverni freddi, estati miti e alti tassi di umidità. A causa del cambiamento climatico oggi reperire questo mix è difficile e i raccolti ne stanno risentendo. Negli USA a causa della rigida primavera in Michigan e delle ondate di calore estive sull’Ovest Pacifico, nel 2021 il mercato delle mele fresche è risultato in calo del 19% rispetto all'anno precedente. In Italia, l’Alto Adige sembra reggere, ma Piemonte, Trentino e Friuli non sembrano poter tenere il passo.

Coltivazione di mele e clima

Gli eventi climatici pericolosi per chi si dedica alla coltivazione di mele sono molti. I meli possono, per esempio, sopportare rigide temperature, ma il freddo estremo è una minaccia tanto per la quantità, quanto per la qualità del raccolto. Le gelate, a seconda del tempismo, possono inficiare la fioritura, ritardare o compromettere la maturazione dei frutti o causare in questi alterazioni. Le ondate di calore sono anche più pericolose. Esse arrivano, infatti, a “bruciare” i frutti, influendo su colore e sapore. Grandine, piogge torrenziali e siccità danneggiano, poi sia alberi, sia frutti, giungendo, talvolta, ad abbattere i primi e a far marcire in sede i secondi.

Salvare le mele:

La coltivazione di mele richiede un grande spirito di adattamento. Le anomalie meteo sono ormai la norma e il continuo monitoraggio delle previsioni costituisce una necessità pressante, ma non sufficiente. Gli agricoltori, sono, dunque, spesso costretti a grandi spese per munirsi di ogni tipo di mezzo preventivo. Barriere antigrandine e sistemi di riscaldamento sempre più diffusi ne offrono degli esempi. Tutelare i lavoratori è, poi, un’altra necessità impellente. Le ondate di calore negli USA quest’estate hanno causato molti decessi. Questo ha spinto molti imprenditori a investire sulla refrigerazione nei campi. Tessuti intelligenti e sistemi di ventilazione appaiono buone risorse, ma il completo stravolgimento dei cicli naturali continua a preoccupare.

La scelta di dedicare la propria vita alla coltivazione di mele dev’essere considerata, nel contesto del riscaldamento globale, estremamente coraggiosa. Ogni attività agricola si configura oggi come una sfida e troppo spesso ce ne dimentichiamo. Forse ora la prossima volta che guarderemo la Regina Cattiva offrire una succosa mela a Biancaneve, a farci trasalire non sarà solo la trama della storia.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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