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Coca-Cola vs Pepsi, una competizione di oltre 100 anni

Coca-Cola vs Pepsi, una competizione di oltre 100 anni

Coca-Cola e Pepsi sono impegnate in una spietata competizione da oltre 100 anni. I due celebri marchi si sfidano globalmente, da tempo immemore, a colpi di trovate pubblicitarie e quote di mercato.

Coca-Cola e Pepsi sono due giganti nel settore dei soft drink in perenne competizione tra loro. Uno tra gli esempi più chiari di marchi in perfetta antitesi che nel corso della loro lunga storia si sono affrontati sui mercati mondiali con l’obiettivo di guadagnarsi la supremazia.

La storia

Coca-Cola nasce ad Atlanta, nello stato della Georgia, nel 1886 quando il farmacista dr. John Stith Pemberton, inventò uno sciroppo che chiamo, appunto, «Coca-Cola». Il nome faceva riferimento alla presenza nel preparato di estratti di seme di cola e delle foglie di coca. Solo 8 anni dopo vide la luce Pepsi, creazione di Caleb Bradham un altro farmacista di New Bern, in North Carolina. A differenza di Pepsi, Coca-Cola, decollò in fretta ottenendo presto un largo consenso anche fuori Atlanta. Ciò dovuto anche agli ampi investimenti in attività pubblicitaria (circa il 20% del fatturato), attuati fin da subito, e l’efficiente rete di distribuzione, che la trasformò presto nella bibita più amata d’America. Questo fino a quando la legge favorì Pepsi, abolendo nel 1906 la possibilità di inserire narcotici nelle bibite.

Ma il successo di Coca-Cola crebbe nuovamente negli anni successivi, in pieno proibizionismo, quando invece Pepsi si trovò a rischiare il fallimento più di una volta. Quest’ultima, tuttavia, si risollevò con una trovata brillante: il lancio di una bottiglia da 35 cl allo stesso prezzo dell’equivalente di Coca-Cola da 18 cl. Questa mossa rese Pepsi la bibita preferita delle classi meno abbienti, donandole una consistente quota di mercato. Tuttavia Coca-Cola possedeva più di metà del mercato nazionale, rivolgendosi ad un pubblico benestante e trasmettendo un’immagine vincente della nazione, tanto da essere la bevanda immancabile per i soldati al fronte nel secondo conflitto globale.

Pepsi tuttavia si trovava stretta nel suo ruolo rilegato alle classi più povere e attuò una mossa vincente, rivolgendosi ai giovani del baby boom del secondo dopoguerra, diventando la bibita della nuova generazione. Coca-Cola, dal canto suo, rimase la bibita per le famiglie benestanti. La mossa di Pepsi fu vincente, e insieme all’esclusiva sul mercato russo, ottenuta, successivamente, in piena guerra fredda spinse il marchio a compiere un grande passo in avanti. La risposta di Coca-Cola, tuttavia, non tardò, infatti, dopo la morte di Mao, ottenne il monopolio sul mercato cinese, nonché su quello Africano e Australiano.

Tutt’ora i due marchi giocano la loro partita puntando su un pubblico diverso, il che è visibile anche nelle scelte grafiche. Coca-Cola, dal canto suo, ha sempre mantenuto un immagine piuttosto coerente, puntando universo familiare ed inclusivo, non compiendo mai un vero e proprio stravolgimento della sua immagine; basti guardare il logo, rimasto pressoché inalterato dagli anni ‘40. Pepsi invece ha subito una vera e propria evoluzione, divenendo nel tempo la cola dei giovani, puntando sul settore musicale e sportivo, e stravolgendo più volte la sua immagine per mantenerne vivo l’appeal. Non è facile, tutt’oggi, capire chi sia il «vincitore» sul panorama mondiale, certo è che il successo di queste due bevande non ha davvero precendenti, tanto da renderle due vere e proprie icone della cultura pop da oltre 70 anni.

Fonti: Fortune


Fabrizio Inverardi
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Chitarrista, motociclista, da sempre appassionato di scienza, tecnica e natura. Sono laureato in Psicologia del Lavoro e della Comunicazione. Curioso per natura amo i viaggi, il buon vino e scoprire cose nuove. Da qualche anno nel settore del marketing digitale e della comunicazione.
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