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I cibi grassi fanno male al cervello: l’inquietante scoperta di uno studio

I cibi grassi fanno male al cervello: l’inquietante scoperta di uno studio

Una nuova ricerca ha dimostrato che i cibi grassi non fanno solo ingrassare, ma danneggiano anche il cervello, deteriorando le nostre capacità cognitive

I cibi grassi sono una disgrazia per il nostro organismo e, secondo quanto recentemente scoperto dalla scienza, anche per il nostro cervello. Lo studio, pubblicato in Metabolic Brain Disease, si è concentrato sui topi e ha mostrato risultati tanto interessanti quanto preoccupanti. Ora capire come intervenire per arginare i problemi appare d’obbligo.

cibi grassi cervello
Foto: Alena Shekhovtcova @Pexels

Lo studio

A concentrarsi su come il consumo di cibi grassi influisca sul cervello umano ci ha pensato un team della University of South Australia. I ricercatori hanno condotto degli esperimenti servendosi dei topi. I roditori, di età superiore alle 8 settimana, sono stati divisi in due gruppi. Per 30 settimane a uno di essi è stata somministrata una dieta regolare, mentre il secondo è stato nutrito con cibo definibile spazzatura, ricco di grassi. Durante il periodo, peso, livelli di glicemia, resistenza all’insulina e capacità cognitive sono stati monitorati regolarmente. Alcuni dei roditori sottoposti a esame erano stati geneticamente modificati per sviluppare il morbo di Alzheimer.

Cibi grassi e cervello

Il nuovo studio ha mostrato inquietanti evidenze su come i cibi grassi siano in grado di danneggiare il cervello. I topi nutriti con alimenti malsani, infatti, non solo guadagnavano molto peso, ma finivano anche per vedere i propri livelli di glicemia alzarsi e per sviluppare resistenza all’insulina. I loro comportamenti si facevano per altro più meccanici e il rischio di incorrere in ansia e depressione cresceva considerevolmente. I topi affetti da morbo di Alzheimer mostravano anche un precoce declino delle capacità cognitive e delle funzioni cerebrali in generale. Ciò, in un terribile circolo vizioso, influenzava in modo negativo il metabolismo di grassi e zuccheri, spingendo ulteriormente i soggetti verso l’obesità e lo sviluppo di diabete.

Le contromisure

I dati su quanto il consumo di cibi grassi sia deleterio per il cervello appaiono significativi. Larisa Bobrovskaya, neuroscienziata presso la University of South Australia, ha specificato che il lavoro si aggiunge alle già numerose ricerche che indagano sul rapporto tra obesità, diabete e morbo di Alzheimer. Le stime prevedono che entro il 2050 i casi di tale patologia nel mondo raggiungeranno i 100 milioni.

Colmare le lacune di conoscenza diventa una priorità e ogni scoperta si trasforma in un passo decisivo. La stessa coautrice ha, poi, specificato che gli individui obesi hanno il 55% delle probabilità in più di sviluppare depressione e il diabete raddoppia il rischio. Concentrarsi su come combattere quella l’epidemia del nostro tempo significa, allora, tutelare la salute mentale dell’umanità.

Pensare che i cibi grassi che assumiamo abbiano un impatto anche sul nostro cervello inquieta. Quando consumiamo alimenti spazzatura ci sentiamo in colpa soprattutto per la nostra linea e per la nostra salute fisica. Ora sappiamo, però, che le nostre responsabilità coprono un settore molto più ampio. La massima Mens sana in corpore sano non è mai apparsa così amaramente densa di significato.

Fonti: Metabolic Brain Disease

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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