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Che cos’è l’agricoltura di precisione?

Che cos’è l’agricoltura di precisione?

L’agricoltura di precisione rappresenta l’unica via per conciliare necessità economiche e ambientali, ma capire cos’è non è semplice

Capire cos’è l’agricoltura di precisione è diventato oggi molto più che un tentativo di soddisfare una curiosità. Questa visione sta già rivoluzionando il settore e prevede che i metodi di coltivazione vengano resi più efficienti grazie alla tecnologia. Raccolta dati, controllo da remoto e ottimizzazione degli interventi sono parte integrante del processo. I cambiamenti sono, così, destinati a portare vantaggi tanto all’ambiente, quanto alle aziende.

cos'è agricoltura di precisione
Foto: Tom Fisk @Pexels

Cos’è l’agricoltura di precisione?

Comprendere cos’è l’agricoltura di precisione richiede un po’ d’attenzione. Con tale definizione si indica una strategia di gestione che si basa sull’utilizzo di tecnologia e strumenti innovativi per aumentare la produttività del suolo, attraverso una serie di interventi mirati. il concetto chiave prevede che, attraverso la raccolta dati e l’impiego di specifici mezzi, si possa agire nel miglior modo possibile al momento giusto e nel luogo giusto.

L’AdP nasce negli anni 70 negli USA. Nello stesso luogo il ricorso a tecniche di monitoraggio dei campi e l’uso di microprocessori diventa la prassi negli anni 80, mentre il GPS viene introdotto negli anni 90. Nel 1990 durante un workshop nel Montana si parla per la prima volta di Precision Farming e da allora gli sviluppi sono costanti.

I vantaggi

Capire cos’è l’agricoltura di precisione significa accettare che essa rappresenta il futuro del settore. Affidare la produzione a tale modalità di gestione significa, infatti, ottenere vantaggi economici e ambientali. La produttività dei terreni aumenta, a fronte di una riduzione dell’impiego di risorse e degli sprechi. Il controllo da remoto e la pianificazione consentono, poi, di limitare gli sforzi dei lavoratori.

Dal punto di vista ambientale il ruolo dell’agricoltura di precisione è anche più importante. La popolazione mondiale è in aumento e nel 2050 le bocche da sfamare sfioreranno i 9 miliardi. Aumentare la quantità di terreni coltivati non è un’opzione, ma lo è rendere il suolo produttivo al massimo. Evitare che utilizzo eccessivo di sostanze inquinanti, come pesticidi e diserbanti, spreco di acqua ed emissioni rendano il settore altamente non sostenibile è, però, altrettanto cruciale.

Mezzi dell’agricoltura di precisione

Una volta chiarito cos’è l’agricoltura di precisione, chiedersi quali strumenti sfrutta è quasi automatico. La base è costituita dalle tecnologie che permettono la raccolta di dati in tempo reale. Si ricorre, allora, all’analisi delle immagini satellitari, per monitorare lo stato di salute di aree ampie, o ai droni. Questi sono perfetti per pianificare interventi mirati in spazi più ristretti, ma oggi vengono ancora utilizzati per lo più per mappare i terreni.

Un’altra grande risorsa è costituita dai sensori. Tali dispositivi consentono di rimanere sempre aggiornati sulle condizioni dei campi e di controllare diversi parametri. Si può, quindi, investire su tecnologie che permettono di dosare fertilizzanti e altri prodotti fitosanitari in modo differenziato all’interno dei campi. I sistemi di guida assistita per trattori e macchinari contribuiscono, infine, anche a ridurre l’impiego di carburanti e permettono una gestione più razionale dei mezzi.

Avere un’idea di cos’è l’agricoltura di precisione vuol dire rimanere al passo con i tempi. Oggi si parla persino di agricoltura 4.0, ovvero di quell’evoluzione di tale visione che fa dell’interconnessione la propria forza. In Italia i lavori sono in corso, ma la transizione appare lenta. Gli incentivi, comunque, non mancano e le necessità dettate da una carenza di risorse idriche ormai all’ordine del giorno impongono un cambio di passo.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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